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Alvaro Vitali ci lascia a 75 anni: addio all’icona irriverente della commedia italiana

Il 24 giugno 2025 si è spento a Roma Alvaro Vitali, all’età di 75 anni, lasciando dietro di sé un’eredità comica che ha attraversato epoche, generazioni e gusti cinematografici. Ricoverato per una broncopolmonite, le sue condizioni si erano aggravate rapidamente fino al decesso avvenuto nel pomeriggio. Proprio in questi giorni, Vitali avrebbe dovuto partecipare al Termoli Comics 2025, precisamente il 21 giugno, ma poche ore prima era stata annunciata la sua assenza per motivi di salute, divenuti poi fatali.

Nato nel cuore di Trastevere il 3 febbraio 1950, era cresciuto tra le strade popolari della capitale prima di iniziare a lavorare come elettricista. La svolta inattesa arrivò grazie a Federico Fellini, che lo scritturò per piccoli ruoli in Satyricon, Roma e Amarcord, intuendone la straordinaria espressività comica. Negli anni Ottanta, Alvaro Vitali divenne il volto indimenticabile di Pierino, scolaretto impertinente, volgare e irresistibile, protagonista di film comici campioni d’incassi come Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora.

Le sue gag sboccate, il sorriso furbetto e la faccia da eterno ragazzino ne fecero un’icona della commedia sexy all’italiana, spesso al fianco di dive come Edwige Fenech, Gloria Guida e Carmen Russo. Il suo linguaggio schietto, diretto e caricato fu simbolo di un’epoca che oggi appare lontanissima, ma che fece esplodere le sale cinematografiche italiane.

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Alvaro Vitali ci lascia a 75 anni: addio all'icona irriverente della commedia italiana 3

Alvaro Vitali tra nostalgia, crisi e una separazione fuori dagli schemi

Nel corso della sua carriera Vitali ha partecipato a oltre 150 film, quasi tutti legati al genere erotico-umoristico. Quando quel cinema sparì, scomparve anche buona parte della sua notorietà, lasciandolo in un limbo professionale segnato da problemi economici e personali. In diverse interviste ha raccontato di vivere con una pensione minima e di aver affrontato momenti bui, compresa la depressione. Il ritorno in scena fu possibile grazie alla moglie e agente Stefania Corona, che lo spinse a reinventarsi tra locali, palcoscenico e piccole apparizioni televisive, tra cui una memorabile parentesi a Striscia la Notizia.

Tuttavia, nel maggio 2025, pochi mesi prima della sua morte, Stefania annunciò la separazione dopo 27 anni di vita insieme. “Mi ero stancata di essere trasparente”, dichiarò, parlando di un rapporto in cui si era sentita messa da parte. Le incomprensioni si erano accumulate, così come i dissapori legati al comportamento pubblico di Alvaro Vitali, spesso definito “galletto”. Fino a pochi giorni fa, i commenti tra di loro facevano ancora notizia, con lo stesso Vitali ad aver chiesto via lettera pubblicata su DiPiù di tornare assieme, ricevendo proprio il 24 giugno, a La Volta Buona, il “No” definitivo da parte dell’ormai ex moglie.

Una scelta di tempo che, purtroppo, si è rivelata scomoda. Con la morte di Vitali scompare uno degli ultimi mattatori genuini di un cinema popolare che, seppur volgare e criticato, raccontava il costume italiano con ironia senza filtri. Un comico che non si è mai preso troppo sul serio, e che proprio per questo è entrato nel cuore di un’intera generazione. Un’icona umile e rumorosa, che ha saputo far ridere con la faccia, con il corpo e con quell’umanità stropicciata che oggi sembra mancare.

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Alvaro Vitali ci lascia a 75 anni: addio all'icona irriverente della commedia italiana 4

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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