Dopo due settimane di oscuramento, Pornhub, RedTube e YouPorn sono tornati nuovamente disponibili in Francia. La riapertura segna un nuovo capitolo in una vicenda legata non solo al mondo della pornografia online, ma anche a temi più ampi come la regolamentazione del web, la protezione dei minori e il rispetto delle norme europee da parte dei singoli Stati membri.
Pornhub torna online in Francia grazie a un attore esterno ad Aylo
La protesta di Aylo – gruppo canadese che gestisce i tre siti per adulti – era nata in opposizione alle nuove norme di verifica dell’età varate dal governo francese. Secondo queste regole, introdotte ufficialmente nel mese di febbraio 2025, i siti pornografici avrebbero dovuto attuare dei meccanismi più severi per impedire l’accesso ai minori, altrimenti si sarebbe incorsi in un blocco totale del sito sul territorio francese.

Il provvedimento – che coinvolgeva 17 portali – ha innescato un vero e proprio braccio di ferro tra aziende, autorità e magistratura, portando all’oscuramento volontario di Pornhub e gli altri portali di Aylo. Ma nelle ultime settimane è arrivato un punto di svolta che ha cambiato radicalmente la vicenda: un altro sito per adulti bloccato dal governo, xHamster, presentato ricorso contro il provvedimento del governo francese presentando una linea difensiva basata sul mancato rispetto delle regole europee per il blocco dei contenuti online.
La Francia può infatti agire unilateralmente soltanto contro siti che hanno sede nel proprio territorio o al di fuori dell’Unione Europea, mentre se vuole agire nei confronti di siti basati in altri paesi dell’UE deve seguire una procedura più articolata, che comprende la notifica preventiva alla Commissione Europea e agli altri Stati membri coinvolti. E secondo il tribunale di Parigi, il governo francese non aveva applicato correttamente la procedura su questo caso, approvando dunque il ricorso di xHamster, che è tornato online. Di conseguenza Aylo ha ritenuto che vi fossero ora le condizioni legali per far tornare i suoi siti disponibili nei confini francesi.

La vicenda è ancora lontana dalla sua conclusione, in quanto il governo ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la decisione del tribunale, rivolgendosi direttamente al Consiglio di Stato. In caso quest’ultima dovesse accettare la richiesta dei politici, i siti coinvolti potrebbero essere nuovamente oscurati. Ma ora gli utenti francesi è meglio che pensino a godersi nuovamente l’intrattenimento per adulti piuttosto che pensare al peggio.