Dr Commodore
LIVE

Disney blocca le apparizioni delle principesse nei parchi: identità degli interpreti finite sui social

Nel microcosmo incantato dei parchi a tema Disney, ogni dettaglio è calibrato per custodire l’illusione. Non si tratta soltanto di costumi o scenografie, la chiave della magia sta nell’assoluta coerenza dei personaggi, incarnati da performer che oltre ad essere attori, sono dei custodi di una mitologia pop globale, che rappresentano al meglio delle loro possibilità. Per questa ragione, l’identità degli interpreti delle principesse, dei cattivi e delle figure più iconiche viene trattata con una rigidità quasi sacrale, dove è praticamente vietato “uscire fuori dal personaggio”.

Una recente discussione su Reddit ha riportato al centro dell’attenzione una questione spinosa su cosa accade quando viene svelato il volto umano dietro a un personaggio. L’aneddoto di un’interprete di Belle, sorpresa nel 1999 da un visitatore fuori dal parco e rimasta terrorizzata dalla paura di un licenziamento immediato, resta emblematico e soprattutto mostra quanto Disney tenga alla segretezza. La politica è rigida e stabilisce che i dipendenti non devono mai identificarsi pubblicamente come il personaggio che interpretano. Gli impiegati, fuori dal contesto del parco possono al massimo dire di essere “amici” del personaggio in questione. Superare questa linea comporta conseguenze gravi, inclusa la rimozione istantanea dal ruolo.

Ecco allora spiegata la decisione clamorosa di sospendere, a tempo indeterminato, la presenza delle principesse nei parchi a tema. La crescita del fenomeno in cui gli attori e attrici svelano il proprio ruolo fuori dal parco, è la ragione principale di questa decisione. Si tratta di un segnale forte, quasi simbolico, con cui Disney riafferma l’importanza del mistero nella sua mitologia aziendale, chiarendo di tenere particolarmente alla magia creata dai personaggi e dalle loro storie ed identità. In un mondo dove ogni gesto può essere immortalato, condiviso e dissezionato online, la gestione dell’identità digitale dei performer diventa una sfida strategica.

principesse disney
Disney blocca le apparizioni delle principesse nei parchi: identità degli interpreti finite sui social 4

Tra magia e viralità: l’identità digitale come campo minato nel mondo dei parchi a tema Disney

Se la regola è rigida, la pratica si fa più sfumata. Alcuni interpreti hanno iniziato a muoversi con cautela tra le maglie dei social, trovando escamotage creativi per non infrangere la magia. Profili privati, nickname, foto pubblicate solo in contesti “magici” e la richiesta esplicita di rivolgersi al personaggio e non alla persona reale sono alcune delle strategie più diffuse. Un equilibrio fragile, che mostra quanto il confine tra realtà e rappresentazione sia ormai estremamente labile.

L’emergere dei social network ha trasformato i fan in veri e propri detective. L’identificazione degli interpreti avviene spesso attraverso confronti fotografici, tag e geolocalizzazioni, mettendo in crisi il patto silenzioso tra Disney e il suo pubblico. È qui che la magia si confronta con la viralità, e dove la regola aurea di non svelare mai chi c’è dietro il personaggio, viene messa alla prova. Alle volte, svelare la propria identità è un danno anche per lo stesso interprete, il quale potrebbe (come è già successo) ritrovarsi i profili invasi da utenti che menzionano Disney o i film, tirando in ballo discussioni e polemiche, senza rendersi conto di star arrecando un danno e un fastidio a chi non c’entra nulla.

Va chiarito però che non ogni “outing” è causa diretta di licenziamento. Se l’identità viene scoperta involontariamente o da terzi, l’azienda di norma interviene con misure più contenute, ad esempio dando suggerimenti per aumentare la privacy, la richiesta di rimozione di contenuti o, nei casi peggiori, sospensione temporanea. Ma se è l’interprete stesso a vantarsi del ruolo, anche solo con allusioni sottili, la sanzione è inevitabile.

disney
Disney blocca le apparizioni delle principesse nei parchi: identità degli interpreti finite sui social 5

E non è una prassi esclusiva di Disney. Altri giganti dell’intrattenimento tematico, come Universal Studios, adottano regole simili. Un caso recente ha visto una performer di Dragon Trainer costretta a rimuovere i propri contenuti per contenere l’ondata virale creata dai fan. Tutto questo indica quanto oggi la costruzione dell’incanto richieda non solo un’interpretazione impeccabile sul campo, ma anche un controllo meticoloso dell’identità digitale.

La sospensione delle principesse, in questo senso, può essere letta anche come una pausa di riflessione da parte di Disney, una ridefinizione dei confini tra ciò che accade sul palcoscenico e ciò che si riflette sullo schermo di uno smartphone.

disney2
Disney blocca le apparizioni delle principesse nei parchi: identità degli interpreti finite sui social 6

Leggi anche: Labubu conquista il mondo: una mascotte che ha reso Wang Ning il più giovane miliardario cinese

Articoli correlati

Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

Condividi