Dopo anni di attesa e speculazioni, Holt McCallany, l’attore che interpreta Bill Tench in Mindhunter, ha riacceso la speranza dei fan parlando di un possibile ritorno della serie, in una nuova forma.
Un ritorno come trilogia di film
Durante un’intervista recente su CBR per promuovere la sua nuova serie The Waterfront, McCallany ha rivelato di aver incontrato David Fincher, il regista e mente dietro Mindhunter. In quell’occasione, Fincher avrebbe accennato alla possibilità di trasformare la terza stagione in tre film da due ore, sempre su Netflix. Una soluzione che permetterebbe di proseguire la storia senza i vincoli di una serie completa.
“C’è una possibilità che torni come tre film, ma è solo una possibilità. David deve essere soddisfatto degli script” – ha spiegato l’attore.
Gli ostacoli: tempi, impegni e sceneggiature
Fincher è noto per il suo perfezionismo, e McCallany lo conferma: nulla si farà senza la piena approvazione del regista. Al momento, alcuni sceneggiatori stanno lavorando, ma le condizioni per partire con il progetto richiedono che “il sole, la luna e le stelle si allineino”, come ha scherzato l’attore.
Inoltre, anche gli impegni del cast, come Jonathan Groff, attualmente in grande spolvero a Broadway, potrebbero rappresentare un ulteriore ostacolo per la ripartenza dei lavori.
Il legame con Netflix rimane
La buona notizia? Qualora il progetto prendesse forma, resterebbe un’esclusiva Netflix, lo stesso servizio che ha ospitato le prime due stagioni. Secondo McCallany, questo potrebbe agevolare la gestione di tempi e logistica per eventuali riprese.
L’eredità di Mindhunter e la speranza dei fan
Nonostante l’incertezza, le parole di McCallany hanno ridato slancio ai fan della serie, che continuano a considerare Mindhunter un capolavoro del genere crime psicologico. La speranza è che Fincher, Netflix e il cast trovino il modo di tornare a raccontare le indagini dei profiler dell’FBI, magari proprio attraverso questa attesa trilogia cinematografica.
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