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Ghost of Yotei: Sucker Punch viaggia in Giappone per onorare la cultura Ainu nel gioco

Dopo il successo di Ghost of Tsushima, apprezzato anche in patria per l’attenzione ai dettagli storici e culturali, Sucker Punch Productions torna a esplorare il Giappone feudale con Ghost of Yotei. Il nuovo capitolo, ambientato sull’isola di Hokkaido, promette una narrazione profondamente radicata nella storia e nelle tradizioni del popolo Ainu, la minoranza indigena del nord del Giappone.

Consapevoli della propria prospettiva occidentale, gli sviluppatori statunitensi hanno voluto colmare il divario culturale con un viaggio direttamente nei luoghi reali che ispirano l’ambientazione del gioco. In particolare, il co-direttore creativo Nate Fox ha raccontato sul PlayStation Blog come il team abbia visitato località storiche, consultato musei specializzati come il Nibutani Ainu Museum e incontrato consulenti culturali per garantire un approccio rispettoso e consapevole.

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Ghost of Yotei: Sucker Punch viaggia in Giappone per onorare la cultura Ainu nel gioco 5
Nibutani Ainu Museum
Ghost of Yotei: Sucker Punch viaggia in Giappone per onorare la cultura Ainu nel gioco 6

Fox ha sottolineato come la collaborazione con i colleghi giapponesi di PlayStation si sia rivelata cruciale già per Ghost of Tsushima, e che per Ghost of Yotei il gruppo di consiglieri sia stato ampliato proprio per affrontare la complessità dell’ambientazione e della cultura rappresentata. La presenza di elementi come gli oggetti di uso quotidiano, l’architettura e persino i paesaggi naturali è frutto di un lavoro documentario accurato.

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Ghost of Yotei: Sucker Punch viaggia in Giappone per onorare la cultura Ainu nel gioco 7

Hokkaido tra storia e finzione videoludica

Il nuovo scenario di Ghost of Yotei porta i giocatori nel cuore del periodo Edo, nel 1603, in una Hokkaido ancora poco popolata dai Wajin, i giapponesi provenienti da Honshu, ma segnata dalla tensione tra il clan Matsumae e il popolo Ainu. In questo contesto, Sucker Punch ha scelto di evidenziare il contrasto tra la natura selvaggia e le aree colonizzate, con un’attenzione particolare ai dettagli botanici e topografici, come la presenza insolita di alberi di ciliegio importati dal Giappone centrale.

Il team ha anche studiato la presenza del clan Matsumae, incaricato dal governo centrale di difendere il dominio settentrionale, esplorando le relazioni conflittuali con gli Ainu. Un passaggio importante, che rafforza la volontà di raccontare non solo una storia epica, ma anche una riflessione sul colonialismo e sulla complessità delle dinamiche culturali del periodo.

Ghost of Yotei è previsto in uscita il 2 ottobre 2025 in esclusiva per PlayStation 5 in 2 edizioni. Con questo nuovo titolo, Sucker Punch sembra voler replicare, e forse superare, la profondità culturale e narrativa che ha reso celebre il primo capitolo, puntando su autenticità, ascolto e una visione rispettosa del patrimonio giapponese.

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Ghost of Yotei: Sucker Punch viaggia in Giappone per onorare la cultura Ainu nel gioco 8

Leggi anche: Ghost of Yotei: Sucker Punch assicura che renderà l’open world meno ripetitivo

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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