Il capitolo 1152 di One Piece si preannuncia come un evento che farà discutere a lungo i fan, mentre l’arco narrativo di Elbaf continua a svelare segreti nascosti da secoli. Tra questi, un mistero ha tenuto banco: quale sia il vero Frutto del Diavolo leggendario di Elbaf. Ebbene, Eiichiro Oda ci ha già dato la risposta.
Elbaf e il legame con il Frutto di Nika
Fin dall’inizio dell’arco narrativo su Elbaf, Oda ha chiarito che l’isola dei Giganti custodiva un Frutto del Diavolo leggendario, tramandato da generazioni e legato al culto di Nika, la divinità solare venerata dal popolo gigante. Inizialmente, si credeva che questo frutto fosse stato consumato da Loki, il principe di Elbaf, noto per autodefinirsi “il Dio Sole che distruggerà il mondo”.
Tuttavia, come leggiamo su Gamerant, la verità sembra essere un’altra. I Giganti credono a una storia manipolata: Loki non ha mai ucciso il re Harald né ha davvero consumato quel Frutto leggendario. Dietro queste bugie si cela l’ombra del Governo Mondiale e di Imu, coinvolti nella scomparsa del tesoro di Elbaf.
Il Gomu Gomu no Mi: il vero Frutto del Diavolo leggendario di Elbaf
Il Frutto del Diavolo leggendario di Elbaf era il Gomu Gomu no Mi, ovvero il Frutto di Nika, oggi in possesso di Luffy. Questo frutto rappresentava la speranza del ritorno di Nika per i Giganti, ed è plausibile che il Governo Mondiale lo abbia rubato durante il tradimento che portò alla morte di Harald. Successivamente, Shanks lo recuperò da una nave del Governo, come narrato nella storia, e fu così che Luffy lo mangiò per caso.
«Questo paese sarebbe già mio, se non fosse stato per Harald!» — Imu
Il frutto che Loki sostiene di aver mangiato potrebbe essere un sostituto, o forse una bugia per evitare il caos su Elbaf.
Quando esce One Piece 1152?
Il capitolo 1152 di One Piece uscirà senza pause il 22 giugno 2025 e sarà disponibile gratuitamente su Manga Plus. Come sempre in Giappone uscirà alla mezzanotte del lunedì (JST), mentre per i lettori internazionali sarà leggibile già nella giornata di domenica.
