Il creatore e regista delle prime serie di Mobile Suit Gundam, Yoshiyuki Tomino, non si è mai lasciato perdere l’occasione di esprimere la sua opinione sullo stato attuale del mondo. L’anno scorso aveva ad esempio commentato le elezioni americane dicendo che la popolazione mondiale dovrà attendere il 2028 per assistere a un cambio di paradigma in tutta la politica mondiale.
In un’intervista trasmessa nell’edizione del 17 giugno del programma News Watch 9 della rete NHK, Tomino è tornato a parlare di storia e attualità, concentrandosi sul tema delle guerre passate e attuali e di come esse abbiano influenzato e spera influenzeranno il franchise di Gundam. Realizzata per celebrare gli ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha avuto una durata di sei minuti durante i quali Tomino ha parlato anche delle sue esperienze in quel conflitto.

Le esperienze di Tomino durante la Seconda Guerra Mondiale sono confluite in Gundam
Nato nel novembre 1941 a Odawara, Tomino ha vissuto i primi anni d’infanzia con il paese bombardato dagli Stati Uniti, e ha rivelato di ricordare con nitidezza la fuga da un raid aereo e come la sua famiglia arrivasse spesso per ultima nei rifugi poiché abitavano lontani.
All’epoca Tomino non conosceva il motivo dei bombardamenti americani, ma crescendo ha capito che la sua città era stata presa di mira perché sede di importanti industrie di rifornimenti bellici, essenziali per l’esercito. Le sue esperienze e i suoi pensieri sono stati essenziali nella creazione della prima serie di Gundam: “Il primo nemico che il Gundam incontra sono tre Zaku. È necessario che ci sia un’industria militare e un sistema industriale per produrli in serie. Credo di non aver avuto altra scelta se non quella di rappresentare una guerra tra nazioni“.
Il narratore afferma poi che, nonostante la serie mostri mobile suit che si combattono tra loro, coloro che combattono e vengono uccisi sono delle persone. E su questo punto Tomino è stato particolarmente critico nei confronti dei fan: “Quando si dice ‘mi piace Gundam’, le parole che vengono fuori sono, ovviamente, ‘le battaglie con i mobile suit sono fighe’. Ma non è questo il punto. Per niente“.

Ma le lamentele di Tomino sono state rivolte anche a coloro che ora lavorano alle serie del franchise, seppur in maniera meno brusca, in quanto non hanno vissuto esperienze di guerra in prima persona e non è sicuro di potergli insegnare in materia. “I miei colleghi più giovani stanno realizzando serie di Gundam oggi, e non sento un senso di esperienza con la guerra”.
Infine, il regista ha dichiarato che in futuro gli piacerebbe realizzare una serie di Gundam che rifletta sulle guerre attuali in Ucraina e Medio Oriente: “La guerra in Ucraina dura ormai da tre anni e il conflitto in Israele da 30-40 anni. Non credo che capiamo molto bene queste cose. Quindi, il tema è se l’umanità può fermare questo comportamento sociale“.

Attualmente Tomino sta lavorando a un nuovo progetto, ma al momento non si sa ancora se si tratta di una nuova serie di Gundam o meno. Dopo GQuuuuuuX, il franchise dovrebbe arricchirsi di una nuova serie da un cour fatta da “qualcuno di molto odiato” dalla community, stando a parole recenti del blogger kVin del Sakuga Blog.