Il secondo arco narrativo de Il Monologo della Speziale è arrivato a toccare il suo apice, con dei colpi di scena attesi, ma che cambiano radicalmente il modo in cui seguiremo l’opera da questo momento in poi. A dare il via al climax della stagione, ci pensa una rivelazione che sconvolge l’intero equilibrio della trama, suggerita abbondantemente nel corso della prima serie.
Si tratta dell’identità di Jinshi e del fatto che non è chi dice di essere, con diversi indizi che avevano già suggerito come dietro il suo ruolo di eunuco supervisore del Palazzo Posteriore si celasse qualcosa di più. Maomao, la brillante e arguta protagonista, aveva già intuito che Jinshi fosse parte della famiglia imperiale. Tuttavia, consapevole del peso di un simile segreto, ha sempre mantenuto le distanze e, persino durante il Torneo di Caccia, ha evitato con determinazione ogni tentativo di confessione da parte sua.
L’equilibrio delicato della narrazione viene infranto bruscamente quando Suirei, la Dama di Corte colpevole di numerosi crimini nella prima stagione, riappare sotto mentite spoglie. Fingendosi un eunuco, riesce a eludere la sorveglianza e rapisce Maomao, conducendola nel cuore di un villaggio della Clan Shi. Qui emerge la verità sul complotto orchestrato da Shenmei e dai suoi seguaci, intenti a creare un piano di ribellione messo in moto anni prima per vendicare vecchi torti. Nonostante le moderne armi a disposizione e la pianificazione meticolosa, le forze imperiali guidate da Jinshi prevalgono grazie anche all’intervento decisivo di Loulan e della stessa Suirei, in una svolta narrativa che lascia spazio a sorprendenti ambiguità morali.

Jinshi il Principe della Luna de Il Monologo della Speziale
Il salvataggio di Maomao segna il momento più intenso della stagione. Rapita e in pericolo, viene strappata alla morte da un Jinshi che, per poter agire, è costretto ad abbandonare la sua falsa identità e combattere apertamente come Ka Zuigetsu, il Principe della Luna. Questi avvenimenti stravolgono la figura del personaggio, facendone risaltare caratteristiche e abilità.
La prova di un netto cambiamento viene consolidata sul sito ufficiale dell’opera de Il Monologo della Speziale che condivide un’illustrazione speciale di Jinshi con la sua armatura e una spada in mano, che raffigura l’aver abbracciato la sua vera identità. Il suo coinvolgimento nella battaglia non è soltanto un dovere istituzionale, ma anche un impulso emotivo incontrollabile. Quando Maomao scompare, Jinshi perde la lucidità, mostrando quanto il legame con lei superi la freddezza del protocollo imperiale.

Il loro breve incontro sul campo di battaglia è carico di tensione e sentimenti inespressi. Prima di andarsene per completare la missione e catturare Shenmei e Shishou, uno dei soldati si rivolge a lui come “Principe Ereditario”. Ma Jinshi lo corregge affermando che quel titolo appartiene ora al figlio appena nato di Gyokuyou, facendo intendere di aver volontariamente rinunciato al proprio diritto al trono. Un atto di umiltà, o forse di liberazione.
Secondo le speculazioni di Maomao, Jinshi sarebbe in realtà il fratello minore dell’Imperatore, e il suo status di erede sarebbe stato provvisorio, assegnato solo dopo la morte del primo figlio dell’Imperatore avuto con Lihua. In ogni caso, la sua indifferenza verso il potere e la decisione di abbandonare la menzogna sulla sua identità segnano una chiusura simbolica del suo arco narrativo, pronto a ridefinire il proprio ruolo nell’Impero e forse accettare la connessione profonda con Maomao.
Mentre la stagione si avvia verso la sua conclusione, cercando di raggiungere un punto il quale probabilmente cambierà per sempre la percezione di quest’opera, il quadro politico e personale si fa sempre più complesso, confermando Il Monologo della Speziale come una delle opere più raffinate e stratificate dell’attuale panorama di animazione.
