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Turisti distruggono sedia di Van Gogh al Palazzo Maffei

Al Palazzo Maffei di Verona, un’installazione artistica di grande valore è stata distrutta da due turisti, scatenando un’ondata di indignazione online. La celebre “Sedia Van Gogh”, realizzata dall’artista Nicola Bolla e decorata con centinaia di cristalli Swarovski, è finita in mille pezzi quando un visitatore ha pensato bene di sedersi per scattare una foto “virale”. Nonostante i cartelli di divieto e la presenza di personale di sicurezza, il gesto è stato un chiaro esempio della superficialità attuale e della ricerca di notorietà a scapito del rispetto per l’arte.

La dinamica dell’incidente: turisti e la loro fuga

Nonostante l’ovvietà delle regole, i due turisti hanno agito con adottando una mentalità da influencer del XXI secolo. Dopo aver atteso che la sala si svuotasse, uno di loro, in un tentativo di rendere indimenticabile la visita, ha posato davanti alla sedia, per poi infine sedersi sopra l’opera. La sedia, fragilissima e costruita con materiali delicati, non ha resistito al peso, crollando e frantumandosi. Il tutto è stato documentato dalle telecamere di sorveglianza del museo, rivelando non solo la bravata, ma anche la fuga dei colpevoli, che lasciarono il museo senza nemmeno avvisare il personale.

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Turisti distruggono sedia di Van Gogh al Palazzo Maffei 3

Il danno all’arte: il valore che non può essere calcolato

La reazione della direttrice del museo, Vanessa Carlon, è stata immediata e significativa. Ha descritto l’episodio come “un incubo” e ha messo in guardia riguardo la superficialità della società moderna nel trattare l’arte. La sedia, per giorni, è sembrata irrecuperabile; solo l’intervento tempestivo di esperti restauratori ha consentito di riportarla parzialmente al suo antico splendore.

Ma i costi e le ferite rimangono, sia materiali che simboliche. Come ha dichiarato la direttrice, “L’arte deve essere amata, ma soprattutto rispettata”.

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Un monito per il futuro

Questo incidente apre un dibattito necessario: fino a che punto sono disposti a spingersi i turisti in cerca di una foto “ad effetto”? Il danno inflitto all’arte desta preoccupazioni legittime riguardo alla conservazione del nostro patrimonio culturale. Due turisti hanno messo a rischio non solo un’opera, ma anche il rispetto e la dignità dei luoghi d’arte.

Che valore ha una foto condivisa online se costa l’integrità di un’opera simile?

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Turisti distruggono sedia di Van Gogh al Palazzo Maffei 4

In un’epoca dove il “like” è diventato più importante della sostanza, la leggerezza con cui sono stati trattati questi luoghi sacri alla cultura artistica deve farci riflettere. Non si può accettare che l’arte venga sacrificata sull’altare del protagonismo sociale.

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Antonio Pascarella

Antonio Pascarella

Videogiocatore da sempre e appassionato di tecnologia. A tratti weeb. Alla continua ricerca del rank perduto e della sua millantata abilità. See You Space Co(mmodoriano)wboy.

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