Un piccolo terremoto ha scosso il fandom di Dragon Ball nei giorni scorsi, quando era trapelata la notizia che Toyotaro, attuale mangaka di Dragon Ball Super, fosse in procinto di annunciare il suo primo manga completamente originale. L’occasione della Japan Expo di Parigi del 6 luglio 2025, uno degli eventi manga più importanti fuori dal Giappone, sarebbe stata perfetta, in quanto il fumettista avrebbe ospitato un panel dal titolo “Le tecniche manga super potenti di Mashirito”, con protagonista Toyotaro e Kazuhiko Torishima, leggendario editor dietro il successo di Akira Toriyama.
La voce era entusiasmante e aveva acceso l’immaginazione di molti, desiderosi di vedere come si sarebbe espresso Toyotaro al di fuori dell’universo sul quale l’abbiamo conosciuto. Tuttavia, la notizia si è rivelata essere il frutto di un errore di comunicazione da parte dello staff dell’evento. A fare chiarezza ci ha pensato il profilo Red Ribbon, noto tra i fan della saga, riportando che dopo aver contattato direttamente gli organizzatori dell’evento, gli è stato confermato che la conversazione tra Toyotaro e Torishima sarà incentrata unicamente sul lavoro del primo su Dragon Ball Super e sulla sua esperienza come mangaka, escludendo quindi qualsiasi nuovo progetto originale.

La sfida di proseguire la leggenda
In fondo, la delusione per l’assenza di un nuovo progetto è anche la misura del rispetto e della curiosità che Toyotaro è riuscito a conquistarsi nel tempo. Dopo la scomparsa di Akira Toriyama, avvenuta nel marzo 2024, il compito di portare avanti una delle saghe più influenti della storia del manga è diventato ancora più delicato. Il suo ruolo non è solo quello di continuatore, ma ormai è diventato un custode dell’universo narrativo creato dal maestro. Il suo lavoro su DBSuper, pur tra alti e bassi, ha mostrato una volontà di restare fedele al tono e allo spirito originale, senza però rinunciare a inserire spunti narrativi e stilistici personali.
In questo contesto, l’idea che Toyotaro potesse deviare dal sentiero tracciato aveva il sapore di un passaggio generazionale. Un’opera originale avrebbe segnato l’inizio di un nuovo capitolo per l’autore, capace di misurarsi con personaggi, mondi e tematiche nuove, lontano dall’ombra, seppur molto luminosa, di Toriyama. Per ora, però, quel momento è rimandato. E forse non è ancora il tempo giusto, dato che la saga di Goku e compagni continua a richiedere energie, creatività e coerenza, e il mangaka, più che un autore in cerca di una nuova strada, appare come un artigiano dedito a rifinire con rispetto e dedizione l’eredità che gli è stata affidata.
Non resta che attendere il panel di luglio per scoprire che tipo di riflessioni e retroscena emergeranno dall’incontro con Torishima, figura cruciale nella genesi stessa di Dragon Ball. Anche senza nuovi annunci, la possibilità di ascoltare due voci così vicine all’universo narrativo di Goku e compagni promette di essere, per gli appassionati, un momento prezioso.
