Sydney Sweeney, volto noto per ruoli intrisi di fascino e seduzione, stavolta cambia completamente registro. Niente abiti aderenti, sguardi languidi o atmosfere da diva anni ’50, bensì al centro del suo prossimo progetto cinematografico, c’è il sudore del ring e l’adrenalina della lotta. La trasformazione è radicale al fine di interpretare Christy Martin, leggendaria pugile americana che ha fatto la storia del pugilato femminile, per la quale l’attrice ha affrontato una metamorfosi fisica intensa, aumentando di oltre 14 kg di muscoli e massa, in un processo che ricorda la leggendaria preparazione di Robert De Niro per Toro scatenato.
A descriverlo è stata la stessa Sydney Sweeney, in un’intensa intervista con WMagazine, dove ha parlato molto positivamente dei cambiamenti della sua figura e delle sensazioni provate per poter rappresentare al meglio il ruolo affidatogli. “Il mio corpo era completamente diverso. I miei vestiti non mi entravano più… Il mio seno era cresciuto, avevo un sedere enorme. Una follia. Ma mi sentivo così forte…” ha raccontato Sweeney. Parole che raccontano più di una semplice modifica estetica, una totale adesione alla figura di Christy Martin, un’atleta che non solo ha lottato sul ring, ma ha sfidato pregiudizi, stereotipi e violenza domestica, diventando simbolo di emancipazione e resilienza.

Il biopic con Sydney Sweeney a colpi di jab e determinazione
Diretto da David Michôd, regista noto per il crudo Animal Kingdom e per The King con Timothée Chalamet, il film si propone come un ritratto intenso e realistico di una donna che ha scritto una pagina indelebile nello sport. Christy Martin ha collezionato 49 vittorie su 59 incontri, è stata la prima donna sulla copertina di Sports Illustrated, la prima a entrare nella Hall of Fame del pugilato, e la prima nella scuderia del leggendario Don King, promoter di miti assoluti come Tyson e Ali.
Per interpretarla, Sweeney ha affrontato tre mesi e mezzo di allenamenti durissimi, che comprendevano pesi al mattino, kickboxing per due ore a mezzogiorno e di nuovo pesi la sera. Una routine militare che le ha permesso di abbandonare l’immagine patinata che l’ha resa celebre in serie come Euphoria, e abbracciare una nuova idea di femminilità, fatta di forza, resistenza e autenticità.
Sydney Sweeney ha rivelato di avere un’anima sportiva sin da bambina: “Ero nella squadra di calcio, softball, facevo wakeboard, sci nautico… e poi il grappling, il kickboxing. Ero l”unica ragazza al dojo“. Una passione per la competizione e per la fisicità che ha trovato ora la sua forma più matura e intensa. Con questa interpretazione, Sydney Sweeney sembra voler rompere ogni etichetta e dimostrare che la bellezza può convivere con la forza, che la sensualità può lasciare spazio alla grinta, e che un corpo trasformato per un ruolo può raccontare molto più di quanto si immagini. Il biopic su Christy Martin si annuncia quindi come una potente dichiarazione d’intenti, non solo per lo sport ma anche per il cinema.
