Dall’essere un buffo personaggio nato tra le pagine di un libro illustrato a diventare un’icona globale: Labubu è il perfetto esempio di come la cultura pop possa travalicare ogni confine, trasformando un’idea artistica in un impero economico. Creato nel 2015 dall’illustratore Kasing Lung, questo strano essere dai denti sporgenti e l’aspetto da coniglietto elfico ha fatto innamorare il mondo intero.
Il suo mix irresistibile di dolcezza e stranezza, “sempre pronto ad aiutare, ma finisce spesso per peggiorare le cose“, lo ha reso un cult e soprattutto virale sui social. Ma il vero colpo di genio è arrivato con Pop Mart, la catena di retail che nel 2019 ha acquisito i diritti esclusivi di distribuzione del merchandise di Labubu, puntando tutto sul formato blind-box/mistery-box, ovvero scatole misteriose dove il contenuto è ignoto fino all’apertura.
Un concept semplice ma estremamente efficace, in grado di alimentare la collezionabilità compulsiva. Le persone fanno la fila davanti ai negozi, e nel frattempo il valore delle azioni Pop Mart schizza alle stelle. Il risultato? Wang Ning, fondatore dell’azienda, oggi ha 38 anni ed è ufficialmente il più giovane miliardario della Cina, con un patrimonio di 22,7 miliardi di dollari, secondo Forbes.
Dalle borse delle star ai furti internazionali: la Labubu-mania non conosce limiti
Labubu è ovunque. Appeso a borse griffate, immortalato in selfie sui social e immortalato insieme a celebrità del calibro di Lisa delle BLACKPINK su un video di TikTok, o addirittura Dua Lipa, David Beckham e Rihanna. Proprio recentemente un Labubu a grandezza naturale, messo all’asta nella prima di queste al mondo per le collezioni della mascotte come pezzo unico al mondo, è stato venduto per la cifra record di 1.08 milioni di yuan, che al cambio equivalgono a circa 130.000 euro, a dimostrazione della popolarità e di quanto le varie versioni di Labubu siano ricercate, con le persone disposte a fare follie.
Ma le follie per Labubu non si fermano qui. Da fenomeno underground a oggetto del desiderio mainstream, la mascotte di Kasing Lung è diventata talmente preziosa che alcuni fan hanno persino iniziato ad assicurare i loro esemplari più rari quando viaggiano all’estero, temendo furti e smarrimenti. E i furti, peraltro, non sono solo ipotesi, dato che i pupazzetti sono diventati bersaglio anche per i ladri, tanto è il valore percepito.
Lung, dal canto suo, non ha mai smesso di essere un artista. Mentre i dettagli sui suoi guadagni rimangono riservati, le royalties generate da Labubu lo pongono senza dubbio in una posizione economicamente molto solida. In più, ha annunciato l’uscita di un nuovo libro illustrato dedicato al personaggio, segno che il cuore creativo del progetto batte ancora forte.
E chissà che il futuro non riservi un ulteriore salto di livello. In un’epoca dove spesso sentiamo parlare di adattamenti nati grazie alla popolarità di un soggetto/opera, nulla vieta di immaginare Labubu come protagonista di uno show animato, magari globale, che ne amplifichi ancora di più la portata iconica. La febbre da Labubu, insomma, non accenna a passare ed è già molto più di una moda passeggera.
