Non accennano a diminuire le problematiche in casa Tesla, dove ora il numero di attori contrariati è aumentato nuovamente. La vicenda di oggi ci porta nel cuore della Francia, dove un gruppo di dieci proprietari da vettura elettrica ha avviato un’azione legale destinata a far discutere. Non per un difetto tecnico o per promesse mancate sull’autonomia, ma per le implicazioni politiche dell’immagine del brand. La motivazione alla base della causa intentata presso il tribunale commerciale di Parigi è tanto inedita quanto significativa. Le auto Tesla sarebbero ormai percepite come simboli della destra radicale, danneggiando così la reputazione sociale di chi le guida.
Secondo le parole degli avvocati Patrick Klugman e Ivan Terel dello studio legale GKA riportate da Reuters, i clienti non avevano mai acquistato una Tesla con motivazioni ideologiche, ma esclusivamente per le sue qualità tecnologiche e ambientali. Oggi però si sentono involontari ambasciatori di una visione politica che non condividono. A innescare il tutto, il comportamento pubblico di Elon Musk, CEO dell’azienda, specialmente nei confronti di Donald Trump, ma soprattutto la sua idea politica, non esattamente condivisa da tutti. La richiesta a questi fatti è la rescissione dei contratti di leasing e rimborso delle spese legali, in quanto Musk avrebbe, con la sua condotta, trasformato Tesla in un “totem della destra radicale”.

Quando l’immagine di un brand supera il prodotto
Il caso francese arriva in un momento particolarmente delicato per Tesla nel Vecchio Continente. Le vendite continuano a calare in mercati chiave come Francia, Germania, Italia e Regno Unito. In parte a causa della concorrenza cinese sempre più agguerrita, ma anche per via del crescente malcontento verso la figura divisiva di Musk. Non è la prima volta che l’imprenditore viene criticato per l’intreccio tra il suo ruolo industriale e le sue posizioni politiche. Negli ultimi mesi, le sue attività come il Doge, hanno generato proteste, alcune delle quali culminate in atti di vandalismo verso strutture Tesla.
Questa dinamica sottolinea come l’identità di un brand possa essere profondamente influenzata dai comportamenti dei suoi leader. Quando un prodotto tecnologico viene percepito come un’estensione di una figura polarizzante, il rischio è quello di una progressiva erosione del consenso, anche da parte di un pubblico inizialmente neutrale. La Tesla, da simbolo di innovazione sostenibile, rischia ora di diventare un veicolo carico di connotazioni ideologiche.
Il fatto che gli acquirenti si sentano oggi socialmente penalizzati per la scelta fatta in passato racconta molto di come il consumo non sia mai del tutto separato dal contesto culturale. Il brand Tesla, nel cercare di mantenere il suo ruolo di pioniere dell’elettrico, dovrà probabilmente interrogarsi non solo sulle sue strategie di prodotto, ma anche sulle conseguenze comunicative delle sue scelte politiche.
