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Le quattro colonne del cinema secondo Hideo Kojima: l’autore rivela i suoi 4 film preferiti

Hideo Kojima, il leggendario autore di saghe iconiche come Metal Gear Solid e Death Stranding, è da tempo riconosciuto come una delle menti creative più influenti e originali della cultura pop contemporanea. La sua capacità di mescolare narrazione profonda, gameplay innovativo e riferimenti cinematografici lo rende una figura unica nel suo genere.

Proprio per questa sua inconfondibile impronta, ha generato grande interesse la recente rivelazione, avvenuta durante un’intervista con CQ, dei quattro film che hanno plasmato profondamente la sua visione artistica. E, come ci si aspetta da un creativo del suo calibro, la sua selezione è un mix impeccabile di poesia visiva, profonda introspezione e scenari post-apocalittici carichi di adrenalina. Ecco quali sono:

  • 2001: Odissea nello spazio
  • Taxi Driver
  • Mad Max 2
  • Il cielo e l’inferno (High and Low).

Una scelta che racconta molto più della semplice passione cinefila, parlandoci delle radici profonde del suo linguaggio narrativo, di cosa lo ha formato e cosa continua a ispirarlo oggi. Prima ancora di rivoluzionare il mondo dei videogiochi, Kojima voleva fare cinema. E oggi, con un film tratto da Death Stranding in lavorazione per A24 e un anime all’orizzonte, quel sogno di celluloide sta finalmente prendendo forma.

Hideo Kojima
Le quattro colonne del cinema secondo Hideo Kojima: l'autore rivela i suoi 4 film preferiti 3

Dal sogno spaziale all’umanità spezzata: cosa raccontano i suoi film preferiti

Kojima non ha mai nascosto l’impatto profondo che il capolavoro di Stanley Kubrick ha avuto su di lui. “È come un monolite”, ha dichiarato a Rotten Tomatoes parlando di 2001: Odissea nello spazio. Un’esperienza quasi mistica, per lui che da bambino sognava di diventare astronauta, in un Giappone dove la NASA era solo un miraggio lontano. “Quando vidi 2001, fu come realizzare quel sogno”, ha spiegato. Non è difficile intuire come la vastità silenziosa e meditativa di 2001 abbia influenzato i ritmi e le ambientazioni rarefatte di Death Stranding.

L’anima tormentata di Taxi Driver, invece, è lo specchio della fragilità umana in bilico tra alienazione e violenza. Scorsese e De Niro portano in scena una New York sporca e cruda, specchio del disordine interiore di Travis Bickle. Kojima lo considera una delle sue divinità artistiche, insieme a Mad Max 2, l’altro gigante della sua lista. Il film di George Miller è un balletto selvaggio di sopravvivenza, meccanica e deserto, diventato un’icona della cultura action che ha probabilmente influenzato l’estetica e il caos controllato di numerosi suoi universi videoludici.

Chiude la lista Il cielo e l’inferno, thriller del 1963 diretto da Akira Kurosawa. Una scelta che affonda le radici nella sua memoria, quando fu suo padre a introdurlo al cinema del maestro giapponese. Il film, con la sua tensione morale e sociale, rappresenta perfettamente la visione di un cinema che non si limita a intrattenere, ma che lascia un segno nel cuore di chi guarda. “L’intrattenimento non è solo intrattenimento. Deve lasciare qualcosa. Può spingerti a creare, a cambiare. Quando torni alla realtà, qualcosa in te dovrebbe essere diverso” ha detto Kojima. È un pensiero che risuona in tutte la sue opere e che lega indissolubilmente cinema, videogiochi e vita.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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