Il mondo di Resident Evil si prepara a entrare in una nuova era con Resident Evil Requiem, annunciato ufficialmente durante la Summer Game Fest 2025. Un titolo che non si limita a riaprire le porte di Raccoon City, ma lo fa con l’intenzione ben precisa di guardare avanti, pur non dimenticando il passato. La saga horror di Capcom, che ha ridefinito più volte il concetto di survival horror, sembra ora intenzionata a tessere un ponte narrativo tra le sue radici e il futuro, attraverso il personaggio di Grace Ashcroft.
Nuova protagonista ma con un cognome che i fan più attenti non dimenticano, Grace è la figlia di Alyssa Ashcroft, una delle otto protagoniste giocabili negli spin-off Resident Evil Outbreak per PlayStation 2. Giornalista investigativa e figura secondaria ma intrigante nella lore della saga, Alyssa rappresentava quella parte dell’universo di Resident Evil rimasta ai margini delle narrazioni principali.
Ora, grazie a sua figlia, potrebbe ricevere finalmente lo spazio narrativo che merita. L’idea di indagare le conseguenze psicologiche e culturali delle tragedie di Raccoon City attraverso lo sguardo di una nuova generazione è uno spunto narrativo che offre ampie possibilità e che, con la giusta cura, potrebbe ridefinire il concetto stesso di “eredità del trauma” nel videogioco horror.
Resident Evil Requiem: un RE Engine rinnovato per una città intrappolata nel tempo
Capcom, attraverso i dettagli e i comunicati sul sito ufficiale del nuovo capitolo, ha confermato l’utilizzo del proprio motore grafico, RE Engine, per sviluppare questo confermato nono capitolo della saga, promettendo un livello di dettaglio mai raggiunto prima. Tra texture della pelle in altissima definizione, gocce di sudore rese con fedeltà maniacale e un sistema d’illuminazione studiato per amplificare la tensione psicologica, Resident Evil Requiem vuole stupire non solo con mostri e colpi di scena, ma anche con il puro impatto visivo.
Il ritorno a Raccoon City è un atto narrativo deciso, oltre che una mossa nostalgica. La descrizione ci ricorda come la città non sia mai stata solo lo sfondo di una catastrofe, ma un personaggio essa stessa, con i suoi silenzi, i suoi vicoli, le sue luci spente. In Requiem questa ambientazione torna più viva (o forse più morta) che mai, un labirinto urbano in cui lo spettro dell’epidemia è sempre dietro l’angolo.
Il trailer ufficiale mostra solo scorci, ma è sufficiente per suggerire un equilibrio tra action e psicohorror, tipico della linea evolutiva recente della saga, iniziata con RE 7 e affinata con i remake successivi. La promessa di una demo giocabile alla Gamescom 2025, prevista per fine agosto a Colonia, alimenta l’attesa dei fan, che non vedono l’ora di capire come Capcom intenderebbe bilanciare tensione e ritmo, esplorazione e sopravvivenza.
Oltre all’aspetto tecnico, Capcom ha anche garantito un’attenzione linguistica sempre più rara. Requiem sarà completamente doppiato e sottotitolato in italiano, un dettaglio non trascurabile per il mercato nazionale, spesso trascurato nei tripla A giapponesi. Il 2026 sarà quindi l’anno in cui Capcom rilancerà la saga, aprendo la strada a possibili revival di titoli come Code Veronica o una nuova visione di Outbreak. Ma per ora, è Grace Ashcroft a portare la fiaccola. E la sua corsa tra i corridoi oscuri di Raccoon City potrebbe essere l’inizio di qualcosa di molto, molto più grande.
