Il passato non smette mai di parlare, soprattutto se si chiama Persona 4. A distanza di oltre quindici anni dal suo debutto su PlayStation 2, e dopo una versione migliorata su PS Vita (e poi su PC e console), Atlus ha deciso di riportare in vita una delle sue opere più amate con Persona 4 Revival. L’annuncio è arrivato durante l’Xbox Games Showcase 2025, con un teaser che ha acceso immediatamente la curiosità dei fan dove si intravede Yu Narukami e la cittadina di Inaba al loro ritorno, ma con una veste completamente rinnovata.
Non si tratta di una semplice remaster, ma di una vera e propria rivisitazione, sulla scia di quanto già fatto con Persona 3 Reload. A seguito di questo annuncio, gli sviluppatori di P-Studio hanno parlato apertamente di un progetto che vuole sorprendere tanto chi si affaccia per la prima volta alla serie, quanto chi ha vissuto l’originale con il controller in mano nel 2008. Il direttore del team, Kazuhisa Wada, ha dichiarato in un messaggio al pubblico che Persona 4 Revival nasce da un profondo affetto per il materiale originale, definendo il gioco come “speciale” e simbolicamente centrale nella storia dello studio Atlus.
A oggi non è stata ancora annunciata una data di uscita, ma si sa già che Persona 4 Revival sarà disponibile su Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC, con il bonus di poterlo giocare dal giorno del lancio attraverso Xbox Game Pass. Una scelta che conferma l’interesse di Atlus nel raggiungere un pubblico il più ampio possibile, in linea con la diffusione planetaria che il franchise ha conosciuto grazie a Persona 5.

Tra remake e rinascita: il peso culturale di Persona 4
Nonostante i fan abbiano sempre potuto contare su Persona 4 Golden, versione espansa e migliorata dell’originale, l’assenza del titolo su Switch e il mancato remake fino ad ora avevano lasciato un senso di incompiutezza tra i più affezionati. Voci di corridoio, registrazioni di domini sospetti e il silenzio (tattico?) di alcuni doppiatori hanno alimentato per mesi speculazioni, ora confermate dall’annuncio ufficiale. Tuttavia tocca vedere come verranno trattati certi temi, come appunto quello dei doppiatori, dato che è già nata la polemica per alcune voci storiche che hanno confermato di non essere stati richiamati per riprendere i loro ruoli.
A prescindere da questo, il fascino di Persona 4 resta, visibile nella sua fusione tra giallo scolastico, dungeon crawling e introspezione adolescenziale. Ambientato nella piovosa cittadina di Inaba, il gioco racconta un misterioso caso di omicidi collegati a una strana realtà parallela accessibile attraverso gli schermi televisivi. L’equilibrio tra vita quotidiana e battaglie nel Metaverso (non quello di Zuckerberg, ma quello spirituale e oscuro tipico della saga) è ancora oggi uno degli elementi che lo rendono un punto di riferimento nel genere JRPG.
Il revival non potrà prescindere da questi elementi, ma la promessa di un’esperienza fresca suggerisce che Atlus stia lavorando a più di un semplice lifting grafico. Con l’esperienza maturata in titoli recenti e una rinnovata ambizione a livello narrativo e tecnico, Persona 4 Revival potrebbe spianare la strada per il futuro della serie.Questo viene confermato dalle parole di P-Studio, il quale ha dichiarato che il team è già al lavoro su nuovi sviluppi della serie, con l’obiettivo di “soddisfare le aspettative dei fan in tutto il mondo”. Un’affermazione che sa di promessa e che accende le speculazioni su Persona 6, il grande assente nelle ultime comunicazioni ufficiali.
