Nel vasto panorama delle trasposizioni anime, SANDA si presenta come un’opera fuori dagli schemi, al limite tra il surreale e il distopico. Basato sul manga di Paru Itagaki, nota per il successo globale di BEASTARS, l’anime debutterà il 3 ottobre 2025, portando sullo schermo una riflessione cupa ma anche bizzarramente ironica su un futuro in cui l’innocenza natalizia si scontra con il controllo sociale.
SANDA è ambientato in un Giappone prossimo venturo dove il tasso di natalità ha toccato minimi storici. Il risultato? Un sistema in cui i bambini sono trattati come creature rare e iperprotette, costretti a vivere sotto regole oppressive che svuotano la giovinezza di spontaneità. In questo mondo sterile e controllato, emerge un personaggio che più simbolico non si può: Babbo Natale. Ma qui, Santa Claus non è una figura bonaria che distribuisce doni, bensì un’entità potentissima e pericolosa, che sembra incarnare la ribellione stessa contro il sistema.
Il protagonista, Mita, interpretato da Ayumu Murase, si trova al centro di questo conflitto e della scoperta che Babbo Natale potrebbe non essere solo un mito. Attorno a lui ruotano personaggi complessi come Shiori Fuyumura (Umeka Shoji), che cerca di ritrovare la sua migliore amica scomparsa e intuisce la verità su Mita; Kazue Ono (Anna Nagase), amica fedele e combattiva; Isshi Amamiya (Yuki Shin), coinquilino enigmatico; ed Eruko Kazeo (Misato Matsuoka), legato sentimentalmente a Mita.

Un Natale diverso con SANDA, tra distopia e identità
Il secondo teaser PV, rilasciato insieme a un nuovo visual promozionale, ha rivelato nuovi dettagli e le voci dei personaggi secondari, accendendo l’entusiasmo dei fan. E l’attesa non si ferma qui, in quanto SANDA parteciperà all’Anime Expo 2025 di Los Angeles con un panel che vedrà coinvolti Itagaki in persona, il regista Tomohisa Shimoyama e il produttore Kohei Sakita dello studio Science SARU. Durante l’evento, il primo episodio dell’anime sarà proiettato in anteprima mondiale, accompagnato da un disegno dal vivo dell’autrice.
Lo stile narrativo di Paru Itagaki, sempre orientato a sovvertire aspettative e giocare con simbolismi universali (come già dimostrato con la sua società di animali antropomorfi in BEASTARS), sembra trovare in SANDA una nuova e affilata declinazione. Qui, Babbo Natale diventa metafora sovversiva, icona che sfida il potere e il controllo. Allo stesso tempo, la protezione eccessiva dei bambini assume contorni inquietanti, suggerendo come l’estrema tutela possa diventare repressione.
Pubblicato tra il 2021 e il 2024 sul Weekly Shonen Champion (Akita Shoten) e conclusosi con 16 volumi, il manga ha già una base solida di appassionati, pronti a vedere la storia animarsi grazie al talento di uno studio come Science SARU, noto per produzioni artisticamente audaci e animate in stile sperimentale. Con questi presupposti, SANDA promette di essere una delle serie più eccentriche e riflessive della prossima stagione. Un’opera che affronta tematiche come identità, controllo sociale e mitologia in una cornice pop e natalizia assolutamente unica.
