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The Cube: la seconda rivelazione di Mundfish si presenta subito dopo Atomic Heart 2

Mundfish è riuscito con successo a ritagliarsi uno spazio da protagonista alla Summer Game Fest, presentando non solo Atomic Heart 2, ma sorprendendo subito dopo pubblico e critica con l’annuncio di The Cube, uno sparatutto multiplayer con venature RPG ambientato nell’universo di Atomic Heart. Arriva quindi un altro tassello a espandere un immaginario distopico che continua a guadagnare consensi, tanto sul piano artistico quanto su quello tecnologico.

The Cube si distacca dalla classica esperienza single-player per immergersi nella dimensione del multiplayer online, senza però rinunciare a un forte impianto narrativo e a una costruzione del mondo profondamente evocativa. Ambientato diversi anni dopo gli eventi dell’originale Atomic Heart, il titolo porta i giocatori di fronte a una nuova minaccia: il Cubo, una gigantesca struttura geometrica sospesa in aria attorno alla quale si manifestano fenomeni inspiegabili.

Il trailer di annuncio, seppur privo di dettagli sul gameplay, ha mostrato la maestosità della struttura levitante e ha lasciato intravedere un mondo mutevole e brulicante di pericoli. “In superficie, il cubo si presenta come un oggetto perfetto ma nasconde un’anomalia terrificante al suo interno: un’equazione capace di decidere il destino dell’umanità” afferma Mundfish. La narrativa punta tutto su un crescendo di tensione, tra misteri scientifici e visioni inquietanti, come da tradizione del franchise.

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The Cube: la seconda rivelazione di Mundfish si presenta subito dopo Atomic Heart 2 3

Tecnologia d’avanguardia e visione ludica per The Cube

Se The Cube è un esperimento sul piano narrativo, è anche un banco di prova sul piano tecnico. Robert Bagratuni, CEO di Mundfish e director del progetto, ha dichiarato con entusiasmo: “Siamo stati i primi nell’industria a implementare una tecnologia che consente a migliaia di oggetti di muoversi e ruotare simultaneamente su vaste aree, in tempo reale, online.” Questo grazie a un sistema proprietario chiamato split-rendering, che ridefinisce il modo in cui fisica, balistica e gravità interagiscono in un ambiente dinamico e persistente. Il risultato? Ambienti che mutano in tempo reale, percorsi imprevedibili, e un comparto multiplayer che non sacrifica la coerenza fisica nemmeno sotto i carichi più estremi.

Le caratteristiche del gioco riflettono questa ambizione, portando alla nascita di una progressione persistente che premia ogni tipo di approccio, anche quello fallimentare; uno scenario modulare che cambia forma e sfida continuamente il giocatore; combattimenti dal ritmo serrato, con boss potentissimi e una vasta gamma di armi e abilità; e, soprattutto, un mondo vivo, dove ogni sessione di gioco può raccontare una storia diversa.

Insomma, come dice il nome, The Cube si può tradurre come un colossale Cubo di Rubik, dove l’ambientazione è suddivisa su ogni faccia e distribuita in vasti biomi e una forza misteriosa le ruota continuamente, portando a continui cambiamenti e a sorprese. Da un concept simile, viene facile pensare che The Cube vuole essere un’esperienza centrale nel futuro dell’universo di Atomic Heart, piuttosto che un semplice spin-off.

Senza una data di uscita e con pochi dettagli sulle piattaforme (anche se PC, Xbox Series X|S e PS5 sembrano quasi scontati), The Cube si presenta già come uno dei progetti più promettenti del futuro videoludico. Un laboratorio tecnologico camuffato da videogioco, che promette di trasformare la maniera in cui si concepisce il movimento in ambienti virtuali.

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The Cube: la seconda rivelazione di Mundfish si presenta subito dopo Atomic Heart 2 4

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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