L’evento Summer Game Fest è stato il palcoscenico per una notizia che molti fan non si aspettavano, ma che speravano dopo il successo del primo capitolo: Atomic Heart 2 è realtà. Il team di Mundfish ha finalmente tolto il velo sul seguito dell’iconico sparatutto retrofuturistico che aveva già sorpreso pubblico e critica con il primo capitolo, celebrando 10 milioni di giocatori raggiunti.
L’annuncio è stato accompagnato da un trailer che ha subito catturato l’attenzione, mostrando un assaggio del nuovo arsenale, abilità inedite e alcuni volti familiari che torneranno a calcare la scena, sulle note di Don’t Stop Me Now dei Queen, in puro stile Atomic Heart. Anche se le piattaforme specifiche non sono state ancora dichiarate, tutto fa pensare a una pubblicazione su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Il primo Atomic Heart era stato accolto con grande interesse per la sua ambientazione alternativa sovietica, piena di robot assassini, esperimenti fuori controllo e inquietanti laboratori scientifici. Il sequel promette di mantenere questa identità stilistica, potenziando la formula con una narrativa ancora più articolata, maggiore libertà d’azione e una struttura di gioco che si allarga su scala globale. Robert Bagratuni, fondatore e CEO di Mundfish, non ha nascosto l’orgoglio e l’emozione per l’annuncio: “Quando abbiamo iniziato a creare l’universo di Atomic, non avremmo mai immaginato una risposta così straordinaria da parte dei giocatori“.
Non solo un mondo in rovina su Atomic Heart 2
Come il predecessore, Atomic Heart 2 sarà fortemente influenzato da elementi RPG e si presenterà come un’avventura immersiva all’interno di un mondo sull’orlo del collasso. Una distopia che affonda le sue radici in un’utopia socialista ormai degenerata, dove la tecnologia ha preso il sopravvento e l’umanità sembra aver perso il controllo. La trama si evolverà in uno scenario vivo, capace di reagire alle azioni del giocatore, inserendo dinamiche di causa-effetto e ramificazioni narrative che potrebbero ampliare notevolmente l’esperienza single-player.
Il concept di un “mondo vivo” rappresenta una delle ambizioni principali di Mundfish per questo secondo capitolo. Un’ambientazione che respira, muta e si adatta, inserita in un contesto che affronterà tematiche come il libero arbitrio, il peso della tecnologia e le conseguenze delle ideologie. Lo studio sembra voler spingere ancora più in là il proprio universo narrativo, arricchendolo con nuovi personaggi e nuove storie.
L’identità estetica di Atomic Heart 2 si rifà tanto al brutalismo sovietico, ma in questo trailer si evince che non sarà l’unico focus. L’assurdo, visto specialmente nei DLC del primo capitolo, emerge ancora di più, ma soprattutto Mundfish ha aggiunto quella nota piccante, con un night club che conta tutto: dalle spogliarelliste per metà cibernetiche, alle scazzottate al bancone dei drink, fino ad arrivare al contrabbando e ai sorrisi tentatori e meschini delle tentatrici. Insomma, non resta che attendere novità sulla data di uscita, ma una cosa è certa: Atomic Heart 2 si preannuncia come uno dei progetti più ambiziosi del panorama videoludico attuale, pronto a rilanciare un’IP che ha saputo distinguersi fin da subito per stile, coraggio e visione.
