Durante i giorni del Cartoons on the Bay sono state molte le novità importanti, ma una in particolare spicca sulle altre, ovvero la prossima messa in onda sulla Rai della serie animata Ronja – La figlia del brigante, adattamento del celebre romanzo scritto da Astrid Lindgren, autrice di Pippi Calzelunghe, e diretto da Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao. Il risultato dell’annuncio, fatto al Festival Internazionale dell’Animazione promosso da Rai e organizzato da Rai Com, è un ponte tra letteratura scandinava, animazione giapponese d’autore e televisione pubblica italiana.
La serie è prodotta da Polygon Pictures in collaborazione con Studio Ghibli, e rappresenta una delle rare incursioni televisive dello studio d’animazione giapponese, che da sempre predilige il formato cinematografico. Ronja è un’opera che, pur rivolta a un pubblico giovane, conserva quell’approccio poetico e intimista tipico dello studio Ghibli. La storia tratta di una bambina nata in una banda di briganti e cresciuta in una foresta piena di creature misteriose, portando il tutto a diventare un racconto di formazione, scoperta e ribellione, perfettamente in linea con i temi cari allo studio nipponico.
Il fatto che Ronja – La figlia del brigante arrivi sulla Rai non è solo una questione di palinsesto, ma un vero e proprio evento culturale. Non è un caso che Ghibli abbia scelto proprio quest’opera per una delle sue rare incursioni nel formato televisivo. Questo testimonia la forza del messaggio e l’universalità dei temi trattati, con l’interesse congiunto che da una parte vuole far scoprire l’opera a un pubblico più giovane, magari avvicinandoli all’animazione giapponese narrativa e coinvolgente, dall’altra offrire un appuntamento adatto a un pubblico trasversale e non solo ai più piccoli.

Ronja come parte di una nuova Rai Kids
L’annuncio si inserisce in un momento di ridefinizione strategica per Rai Kids, che al Cartoons on the Bay ha tracciato le nuove linee guida della sua produzione per bambini e ragazzi. Il Direttore Roberto Genovesi, nel comunicato stampa, ha parlato di una visione fondata su tre parole chiave: discontinuità, affidabilità e trasparenza. L’obiettivo dichiarato è quello di dare nuova linfa alla produzione interna, valorizzando in particolare le risorse del CPTV di Torino, come richiesto anche dal piano industriale della Rai per una maggiore ottimizzazione delle strutture già esistenti.
Tra le novità, spicca la ripresa continuativa di programmi storici come L’Albero Azzurro e Casa Lallo, ma è stata anche confermata l’intenzione di ampliare la proposta per intercettare pre-adolescenti e adolescenti, non solo tramite i canali lineari ma anche attraverso RaiPlay e i social, in una chiave sempre più crossmediale. Si prospetta un rinnovamento sostanziale del modo in cui i contenuti vengono presentati e distribuiti, con una ristrutturazione dei palinsesti e un’attenzione particolare ai linguaggi delle nuove generazioni.
La scelta di trasmettere Ronja – La figlia del brigante va proprio in questa direzione, essendo un titolo capace di parlare a un pubblico ampio, con contenuti profondi e universali, ma accessibili, e allo stesso tempo un modo per portare in prima serata televisiva la qualità dell’animazione giapponese più raffinata. Un passo che potrebbe segnare un punto di svolta per l’offerta italiana per i più giovani (e non).
