La serie targata HBO, The Last of Us, si prepara a spingersi oltre il materiale originale. Dopo due stagioni fedeli ai videogiochi firmati da Naughty Dog, la terza stagione introdurrà una nuova trama inedita, mai affrontata nei titoli.
Nel corso della Stagione 2, diversi elementi narrativi sono stati modificati o completamente reinventati. Un esempio è il personaggio di Dina, che ha ricevuto maggiore centralità, oppure Isaac Dixon, leader della Washington Liberation Front (WLF), qui arricchito di un passato e di motivazioni non presenti nei giochi.
The Last of Us: Isaac e Abby al centro della nuova narrazione
Come leggiamo su Comic Book, Isaac, nella serie, appare molto più complesso: un ex ufficiale della FEDRA diventato capo carismatico della WLF. È pronto a tutto per fermare i Serafiti — anche usare la tortura — e ora vede in Abby la sua possibile erede. Questo dettaglio, completamente inedito, è stato rivelato nel finale della Stagione 2 e lascia presagire un ruolo chiave per Abby nella prossima stagione.

Nel gioco, Abby rifiuta il comando e abbandona la WLF per motivi personali. Nella serie, però, le sue ambizioni potrebbero evolvere diversamente, soprattutto in seguito alla morte di molti dei suoi amici. L’idea di rifondare la WLF secondo la sua visione potrebbe diventare una tentazione irresistibile.

Una stagione che riscrive le regole
La stagione 3 si prospetta come una deviazione radicale dal percorso videoludico. Vedremo la storia di Abby mentre Ellie è ancora a Seattle, ma con nuove sfumature: non più solo una soldatessa vendicativa, ma una potenziale leader chiamata a scegliere tra il potere e il distacco da un mondo ormai marcio.
Con questa svolta, The Last of Us continua a sorprendere e a interrogarsi su temi morali, scelte personali e la gestione del potere in un mondo devastato. L’appuntamento è su HBO Max — e le premesse sono di un capitolo davvero esplosivo.