Quando si parla di remake, la saga di Persona sembra aver trovato la formula giusta. Dopo il grande successo ottenuto con Persona 3 Reload, le aspettative per un rifacimento del quarto capitolo si sono fatte più insistenti che mai. Eppure, in un curioso gioco di specchi, Persona 4 Remake si sta rivelando una realtà tangibile… senza che sia mai stato davvero annunciato. Nessuna clip trafugata, nessun teaser ufficiale, nemmeno un logo. E allora, da dove nasce questa certezza?
Tutto è iniziato da un episodio apparentemente marginale ma clamoroso nel sottobosco del doppiaggio videoludico. Yuri Lowenthal, voce storica di Yosuke Hanamura, ha dichiarato pubblicamente di essere stato escluso dal progetto nonostante avesse espresso grande interesse nel tornare a interpretare il personaggio (parla addirittura di aver implorato). Il suo tweet, successivamente cancellato ma salvato da qualcuno, ha fatto trapelare una notizia che Atlus, con ogni probabilità, non era ancora pronta a rendere pubblica: un remake di Persona 4 è in fase di sviluppo.

A rafforzare questa tesi è arrivata la dichiarazione di Erin Fitzgerald, doppiatrice originale di Chie Satonaka, con la stessa notizia dolceamara, ovvero ha confermato di non essere stata contattata per riprendere il ruolo, mostrando tristezza, ma allo stesso tempo gratitudine per aver fatto parte di quanti più titoli Persona possibili.
Come se non bastasse, nelle ore seguenti anche altri doppiatori originali sono stati contattati via social, tra cui la doppiatrice di Yukiko, ovvero Amanda Winn Lee, la quale purtroppo ha dichiarato anch’essa a malincuore di non essere stata richiamata (Troverete entrambi i loro post di seguito). Curiosamente, l’ordine di “reveal” di questa non partecipazione è lo stesso dei risvegli Persona del Team Investigativo, cosa che vedrebbe in Matthew Mercer il prossimo commentatore.
Per ora, con la dichiarazione di Lee il numero di doppiatori originali non richiamati sale a 3, ma allo stesso tempo aumentano anche le certezze sull’esistenza di questo Remake. Nonostante l’assenza di una comunicazione ufficiale, i segnali sono numerosi. Il dominio web Persona4Remake.com è stato registrato, le fonti di settore parlano apertamente di un progetto parallelo a quello che ha portato a Persona 3 Reload, e l’Xbox Games Showcase dell’8 giugno sembra un palco perfetto per svelare ciò che ormai è un segreto di Pulcinella.


Cambi di voce e polemiche: il dietro le quinte di Persona 4 Remake annunciato a metà
Il silenzio di Atlus in un certo modo ha alimentato la curiosità dei fan, ma principalmente ha aumentato le tensioni legate a un ricambio vocale che per molti appare come una mancanza di rispetto nei confronti dei doppiatori storici. Se Persona 3 Reload aveva in parte mantenuto un legame con il passato affidando ai doppiatori originali ruoli più maturi, con Persona 4 Remake sembra che si punti a un recast completo. È una scelta che, da un lato, può essere compresa nel contesto di un progetto che mira a rinfrescare un titolo di quasi vent’anni fa; ma dall’altro, solleva perplessità su come venga gestita la memoria storica di una saga così amata.
La questione si inserisce in un dibattito più ampio sull’industria del doppiaggio nei videogiochi. Le controversie recenti, come i problemi sindacali dei doppiatori SAG-AFTRA, mostrano quanto sia fragile il rapporto tra autori, publisher e interpreti vocali. L’esclusione di Lowenthal, Fitzgerald e Lee, per quanto tecnicamente legittima, risulta quindi più rumorosa (e dolorosa) del previsto. E proprio il fatto che i loro commenti siano stati condivisi, e poi in alcuni casi cancellati, accende un faro su ciò che Atlus sembra voler tenere ancora sotto silenzio.
Il fascino di tornare a Inaba, rivisitata con una veste grafica moderna e una narrazione potenziata, resta fortissimo, ma lo è anche la delusione e, in certi versi, la rabbia dei fan. Persona 4 è ancora oggi considerato uno degli episodi più riusciti della serie, soprattutto per la presenza di un cast carismatico. Un remake potrebbe rinvigorire l’interesse verso il brand e avvicinare nuove generazioni alla sua storia, ma determinate scelte rischiano di pesare come un macigno. Anche se è ancora tutto in dubbio, il puzzle è già troppo ben composto per tornare indietro.
