La fine della seconda stagione lascia un grande punto interrogativo
HBO ci ha abituati a non avere certezze. Fin dai tempi de I Soprano e Game of Thrones, la rete ha reso l’imprevedibilità il suo marchio di fabbrica. Nessuno è al sicuro. E ora, con The Last of Us, questa regola torna prepotentemente al centro della narrazione.
La seconda stagione della serie tratta dal videogioco di Naughty Dog ha già fatto scalpore con la morte brutale di Joel (Pedro Pascal) all’inizio del nuovo ciclo di episodi. A raccogliere il testimone è Ellie (Bella Ramsey), che si imbarca in un viaggio vendicativo e autodistruttivo verso Seattle. Ma il finale di stagione solleva una nuova, terribile domanda: è sopravvissuta?
The Last of Us 2: il finale lascia il destino di Ellie in sospeso
Dopo un crescendo di tensione e violenza, Ellie affronta Owen e Mel nell’acquario, sospettando che sappiano dove si trova Abby, l’assassina di Joel. Ma le cose precipitano: uno sparo parte, Owen muore, e il proiettile colpisce anche Mel – incinta. Ellie è sconvolta. Non fa in tempo a riprendersi che Abby stessa arriva al teatro e uccide Jesse a sangue freddo. Proprio quando sta per puntare l’arma su Ellie… la scena taglia sul nero.

Una mossa narrativa studiata, che lascia il pubblico sospeso nel dubbio fino alla terza stagione. Ellie è morta? Ferita? Prigioniera? La serie non lo dice, ma chi ha giocato a The Last of Us Part II sa che la storia non finisce qui.
Il gioco ha già dato una risposta (ma la serie può sorprendere)
Come leggiamo anche su Comic Book, nel videogioco, la narrazione si interrompe esattamente in quel punto per passare al punto di vista di Abby. La stessa cosa accadrà nella prossima stagione: The Last of Us 3 seguirà la storia della nuova protagonista, esplorando il suo lato della guerra e approfondendo le sue motivazioni. Solo dopo, Ellie tornerà in scena – e con lei, un’altra ondata di dolore e vendetta.
Chi si aspettava una chiusura chiara rimarrà deluso, ma questa è la natura di The Last of Us: una serie che ti lascia senza fiato, anche quando i titoli di coda sono già finiti.
