L’adattamento HBO di The Last of Us non ha mai avuto paura di mostrare il lato più oscuro dell’umanità, ma con la seconda stagione ha superato ogni limite. Dopo un inizio che lasciava sperare in una breve pace per Joel ed Ellie a Jackson, la morte brutale del protagonista per mano di Abby con una mazza da golf ha segnato una svolta definitiva. Da quel momento in poi, la serie è diventata un viaggio a senso unico verso l’abisso emotivo.
La vendetta di Ellie tocca il fondo
Come leggiamo su Comic Book, la scena del pestaggio di Nora era già scioccante: Ellie la insegue in un’area piena di spore e la tortura con un tubo metallico per ottenere informazioni su Abby. Ma è nell’episodio ambientato all’acquario che la serie tocca il punto più basso – o più alto, a seconda dei punti di vista – della sua esplorazione dell’oscurità umana.
Dopo aver lasciato Jesse, Ellie si dirige all’acquario dove trova Owen e Mel. Nonostante cerchi inizialmente di evitare lo scontro, la situazione degenera rapidamente: Owen tenta di prendere la pistola, Ellie spara e colpisce entrambi. Ed è qui che la serie si distacca dal gioco, portando tutto a un nuovo livello di dolore.

Mel, incinta e morente, chiede a Ellie di salvare il bambino
Nel videogioco The Last of Us Part II, Mel viene pugnalata da Ellie durante uno scontro fisico. Dopo la sua morte, Ellie scopre che era incinta. Nella serie, invece, Mel non attacca: implora Ellie di salvare la creatura che porta in grembo. Ellie, in lacrime, cerca di seguirne le istruzioni, ma è chiaro che non sa come fare. Alla fine, si arrende, copre il corpo di Mel e crolla nel dolore. L’arrivo di Jesse e Tommy la interrompe, ma l’orrore è ormai fatto.

Un cambiamento potente, una scena devastante
Questa variazione rende la sequenza dell’acquario ancora più straziante. Se nel gioco Ellie è travolta dalla scoperta postuma della gravidanza, nella serie è costretta a convivere con il peso di non essere riuscita a fare nulla. È un momento che parla di vendetta, colpa, impotenza e umanità perduta. E rende chiaro che, nel mondo di The Last of Us, ogni scelta ha un prezzo.
