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Toyota e il giuramento anti-noia del CEO: il futuro dei motori passa ancora dalla passione

Nel mondo delle automotive, poche dichiarazioni hanno avuto l’impatto emotivo e strategico di quel “Basta alle auto noiose” lanciato nel 2017 da Akio Toyoda, allora presidente e CEO di Toyota. Una frase semplice, quasi provocatoria, che però ha segnato l’inizio di una rivoluzione interna capace di cambiare la percezione globale del marchio. La promessa non è rimasta lettera morta. Infatti, sono arrivati modelli come la GR Yaris, la GR Corolla e la rinnovata Supra, vere e proprie incarnazioni della visione di Toyoda, il quale non ha mai nascosto il suo amore per i motori a combustione e la guida emozionale.

Oggi, nonostante abbia passato il testimone a Koji Sato nel 2023, Toyoda continua a influenzare la direzione del marchio nel suo nuovo ruolo di presidente. Sato, dal canto suo, sembra aver fatto propria la missione del suo predecessore. In una recente conferenza stampa per la presentazione dei dati finanziari dell’azienda riportata da Motor1, ha ribadito il concetto con una frase che è quasi un manifesto ideologico.

Un’auto non è un’auto se non è divertente. Ecco perché non permetteremo mai che le nostre vetture diventino semplicemente merce.” Un’affermazione audace, arrivata peraltro in concomitanza con la presentazione del nuovo RAV4, che pur non facendo battere il cuore degli appassionati, arriva anche in una versione GR Sport da 320 cavalli, segno che la filosofia “fun to drive” non è solo riservata ai modelli di nicchia.

toyota rav4 1

Nuove promesse su quattro ruote da Toyota: GR GT3, Celica e non solo

La visione di Sato non si limita ai modelli sportivi di punta, bensì l’intenzione sarebbe quella di infondere “passione” in tutta la gamma Toyota, anche nei modelli più popolari. L’approccio non è più quello dei piccoli aggiornamenti di efficienza o del semplice restyling, ma di creare veicoli capaci di trasmettere emozioni, innovazione e, soprattutto, carattere.

La strategia è già in movimento. La GR GT3 Concept, per esempio, dovrebbe arrivare su strada con un inedito V8, sviluppato internamente da Toyota e Lexus, in quello che potrebbe essere uno degli ultimi tributi alla gloriosa era dei motori termici ad alte prestazioni. Allo stesso modo, l’IS500 Ultimate Edition sembra rappresentare il canto del cigno per la berlina V8, ma forse non quello definitivo per il concetto stesso di sportiva a otto cilindri. Ci sono altri segnali, come il ritorno della Celica, nome storico che ancora risuona tra gli appassionati, e un possibile revival dell’MR2 anticipato dal concept GR Yaris M.

Per quanto riguarda il futuro elettrico, Toyota ha mostrato l’FT-Se, un prototipo di coupé compatta che però non vedrà la produzione prima del 2027, dimostrando che l’azienda non ha fretta di abbandonare il rombo dei motori tradizionali. Del resto, la visione di Akio Toyoda resta ben chiara: “Per me, da master driver, una sportiva è qualcosa con l’odore della benzina e un motore rumoroso.” Una dichiarazione che non lascia spazio a dubbi su dove si trovi, ancora oggi, il cuore pulsante di Toyota.

toyota sports car

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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