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Elon Musk chiaro sul suo ruolo di CEO di Tesla: resterà fino alla morte, rallentando in politica

Elon Musk continua a tracciare la sua rotta con una determinazione che, a tratti, sembra sfidare la logica dei mercati. L’imprenditore ha ribadito senza esitazioni che intende rimanere alla guida di Tesla per almeno altri cinque anni. Ironia e fermezza si sono intrecciate in risposta a chi ipotizzava un suo passo indietro, intervenendo con la frase “A meno che non muoia“. Ma l’umorismo mostrato in occasione del Qatar Economic Forum di Bloomberg, cela una strategia ben precisa. In un periodo in cui si rincorrono le voci su presunti piani del board per cercare un nuovo CEO, Musk ha ribadito che Tesla resta il suo quartier generale creativo, economico e strategico.

Il desiderio di rafforzare la propria quota azionaria dal 12,77% al 25% rientra perfettamente in questa visione. Un controllo “ragionevole”, così lo definisce lui, che gli consenta di proteggersi da decisioni ostili ma senza diventare intoccabile. Una forma di equilibrio instabile, in perfetto stile Musk, che punta a garantire indipendenza senza trasformarsi in un monarca aziendale. Un obiettivo che, però, impone un rischio come quello dell’identificazione totale dell’azienda con la figura del suo fondatore. In un mercato in cui la fiducia è volatile, questa scelta è tanto audace quanto delicata.

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Elon Musk riposiziona il suo baricentro

Non è solo la questione della leadership a dominare il racconto di Musk. Il 2024 è stato un anno movimentato per Tesla, scosso da un calo nelle vendite, in particolare in Europa, e da un crescente coinvolgimento politico del CEO. Dopo essere diventato uno dei volti chiave della nuova amministrazione Trump, con l’incarico di guidare il Dipartimento di Efficienza Governativa, Musk è stato bersaglio di proteste e critiche. Gli effetti si sono riversati anche sull’immagine di Tesla, con il titolo che ha perso oltre il 12% dall’inizio dell’anno.

Ora, però, Musk sembra voler riposizionare il suo baricentro. “Penso di aver fatto abbastanza”, ha dichiarato parlando della sua esposizione politica, lasciando intendere una ritirata (almeno temporanea) dal fronte istituzionale. L’attenzione torna dunque sul business, con un occhio puntato sul lancio dei robotaxi, che debutteranno prima ad Austin e poi in California. Un’anticipazione che ha già spinto il titolo Tesla a guadagnare oltre il 3,6%, a dimostrazione di quanto il mercato reagisca ancora, e forse troppo, alle parole del suo leader carismatico.

Non manca nemmeno uno sguardo verso lo spazio. SpaceX, la sorella cosmica di Tesla, si avvicina all’80% del controllo dei satelliti attivi grazie a Starlink, il servizio di internet satellitare che potrebbe approdare in Borsa nei prossimi anni. Anche in questo caso, però, Musk mantiene il freno tirato: nessuna corsa all’IPO, nessuna intenzione di entrare nel business dei droni armati. Solo razzi, satelliti e dati per un ecosistema spaziale costruito con precisione e ambizione.

Che si tratti di automobili, satelliti o politica, il tratto distintivo di Musk rimane una volontà ferrea di mantenere il controllo, alimentata da visioni che sfiorano la fantascienza e da una comunicazione che alterna provocazione e trasparenza. In un mondo in cui molti CEO si nascondono dietro comunicati scritti a quattro mani, Musk preferisce ancora parlare in prima persona, nel bene e nel male. E finché il mercato lo ascolta, lui non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro.

Elon Musk

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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