The Last of Us 3 si concentrerà su Abby, la killer di Joel: un cambio narrativo che rischia di dividere ancora una volta i fan.
The Last of Us 3: l’era di Abby sta per cominciare
La terza stagione di The Last of Us si prepara a scatenare un altro terremoto emotivo tra i fan, e stavolta non è solo per un colpo di scena: è per un’intera stagione dedicata ad Abby. A confermarlo è stata l’attrice Catherine O’Hara, che in un’intervista ha spiegato che non tornerà nel nuovo ciclo di episodi perché la storia prenderà una direzione completamente diversa. “È la storia di Abby”, ha detto, confermando ciò che molti avevano già intuito ma pochi volevano davvero affrontare.
L’annuncio non arriva come un fulmine a ciel sereno per chi ha giocato The Last of Us Part II, ma sapere che la serie seguirà fedelmente quella struttura — con Abby al centro — è una notizia che rischia di dividere ancora di più il pubblico. Per molti fan, la morte di Joel è stata già un colpo difficile da digerire nella seconda stagione. Vedere ora Ellie passare in secondo piano per lasciare spazio alla sua assassina potrebbe essere troppo da accettare.

Un rischio narrativo che HBO vuole correre
Nonostante le polemiche, come leggiamo su Comic Book, gli autori Craig Mazin e Neil Druckmann sembrano determinati a restare fedeli alla visione originale. La terza stagione non solo porterà sullo schermo la parte più controversa del gioco, ma lo farà con coraggio: esplorerà in profondità il conflitto tra i WLF e gli Scars e introdurrà persino il terrificante Rat King. È evidente che The Last of Us 3 non vuole semplicemente proseguire la storia: vuole sconvolgere le aspettative e rimescolare le alleanze emotive degli spettatori.
Se l’intento è quello di riflettere sulla ciclicità della violenza e sulla possibilità di redenzione, allora Abby è il personaggio perfetto per incarnare questo tema. Ma se l’obiettivo è mantenere alto il gradimento del pubblico, allora HBO dovrà affrontare una sfida ancora più difficile: far amare un personaggio che per molti è ancora una nemesi.

Abby vs Ellie: una sfida emotiva
Nelle ultime puntate della seconda stagione, Ellie e Dina hanno conquistato il cuore degli spettatori con il loro legame forte e autentico. Interrompere bruscamente quella dinamica per concentrare l’attenzione su Abby è una scelta narrativa audace, ma rischiosa. I fan sono affezionati al viaggio di Ellie, e l’idea di metterla in pausa per dare voce a chi ha distrutto il suo mondo potrebbe alimentare ancora di più il malcontento.
Eppure, proprio come nel gioco, questa mossa potrebbe rivelarsi geniale. La prospettiva di Abby permette di esplorare il lato oscuro dell’empatia, costringendo lo spettatore a guardare la storia da una nuova angolazione. Se The Last of Us 3 riuscirà a fare ciò che il gioco ha provato a fare — umanizzare l’odiato — allora potrebbe non solo riscattare Abby, ma elevare l’intera serie.
Che piaccia o meno, The Last of Us 3 promette di scuotere ancora una volta i cuori (e le convinzioni) dei fan. E in una serie che ha sempre fatto dell’emotività e del rischio la sua forza, forse non potremmo aspettarci niente di meno.
