Toei pensa di integrare l’AI nella produzione anime, ma One Piece resta intatto: ecco tutta la verità dietro la controversia e le reazioni dei fan.
Toei e l’intelligenza artificiale: allarme per One Piece?
Come leggiamo su Dexerto, negli ultimi giorni si è accesa una discussione accesa tra i fan di One Piece: Toei Animation utilizzerà davvero l’intelligenza artificiale (AI) nella produzione dell’anime? Dopo l’ultimo rapporto finanziario dello studio, che menziona una partnership con una startup specializzata in AI, molti spettatori hanno temuto il peggio per la qualità e l’anima artigianale del progetto animato più longevo e amato del Giappone.
Tuttavia, la risposta breve — almeno per ora — è: no, One Piece non sta venendo animato con AI. A chiarirlo è stato l’animatore Vincent Chansard, coinvolto nella produzione dell’anime, che ha definito l’intera questione “una trovata da PR” pensata più per gli investitori che per cambiare realmente il processo creativo.

L’intenzione di Toei: efficienza, non sostituzione
Toei ha dichiarato di voler usare l’intelligenza artificiale per “migliorare l’efficienza e la qualità della produzione” in settori come lo storyboard, il color grading, l’intercalazione e la generazione degli sfondi. Un’idea che, in teoria, potrebbe alleggerire il carico sulle spalle di animatori sempre più sottopagati e stremati.
In Giappone, infatti, molti animatori freelance vivono sotto la soglia del minimo salariale e affrontano orari massacranti. Un rapporto delle Nazioni Unite del 2024 ha denunciato apertamente queste condizioni, esortando gli studi giapponesi a garantire salari equi e condizioni di lavoro più sostenibili.
La paura dei fan: tradire l’anima dell’anime
Nonostante le buone intenzioni dichiarate, l’annuncio ha generato un’ondata di reazioni negative, soprattutto tra i fan di One Piece. “Toei ha più di 1000 dipendenti, perché ha bisogno dell’AI?” si chiede un utente su X/Twitter. Altri temono che l’uso dell’intelligenza artificiale porterà alla progressiva eliminazione di ruoli chiave come coloristi e sfondisti, fondamentali per formare la prossima generazione di talenti.
C’è chi vede l’efficienza a breve termine come una minaccia alla creatività a lungo termine: se i ruoli “minori” vengono affidati alle macchine, che fine fanno gli artisti emergenti?

E One Piece? Nessun cambiamento per ora
Vincent Chansard ha rassicurato i fan: “Se vi preoccupa l’uso dell’AI su One Piece, al momento non c’è nulla di cui preoccuparsi.” Anche il noto leaker Pew ha confermato che lo staff di Toei ha ribadito che il processo produttivo di One Piece non subirà modifiche a causa dell’AI.
Insomma, nonostante le dichiarazioni aziendali, One Piece continua ad essere animato con lo stesso approccio tradizionale di sempre. Nessun cambio di stile improvviso, nessuna minaccia alla qualità dell’animazione tanto apprezzata dai fan.
Il dibattito resta aperto e il futuro dell’AI nell’animazione è ancora tutto da scrivere. Ma per ora, i fan di One Piece possono tirare un sospiro di sollievo: Luffy e compagni restano nelle mani degli artisti umani.