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Neil Druckmann conferma la partecipazione a un 2° progetto non svelato, targato Naughty Dog

Negli ultimi anni, Naughty Dog ha attraversato un periodo di profonda trasformazione, rimanendo sotto i riflettori per le sue mosse spesso avvolte nel mistero. Ora, però, qualcosa inizia a delinearsi, con Neil Druckmann, figura centrale della narrativa di The Last of Us, che ha rivelato di essere coinvolto in due distinti progetti all’interno dello studio, alimentando le speculazioni dei fan e degli addetti ai lavori.

Il primo progetto è Intergalactic: The Heretic Prophet, dove Neil Druckmann ricopre il ruolo di uno dei registi, affiancato da Matthew Gallant e Kurt Margenau, oltre che dalla co-sceneggiatrice Clair Carré. Si tratta di un team più orizzontale, nel quale le decisioni vengono condivise e dove, come ammesso dallo stesso Druckmann, “ci sono momenti in cui torno e vengo sorpreso da alcune scelte, altre invece mi fanno impazzire e dobbiamo cambiarle”. Un approccio che sembra riflettere una maggiore apertura nella leadership creativa rispetto al passato.

Il secondo progetto, invece, rimane avvolto nel riserbo. Neil Druckmann ha confermato, in un’intervista a Press X to Continue, che in questo caso il suo ruolo è più simile a quello di un produttore esecutivo: “Guido, do feedback, osservo e faccio da mentore a un altro team”. Una posizione che testimonia una transizione personale ma anche un tentativo dello studio di strutturarsi per operare su più fronti in parallelo, una sfida che Naughty Dog storicamente fatica a sostenere.

neil druckmann intergalactic

Tra l’ambizione di Neil Druckmann e la realtà: la sfida della produzione parallela

L’idea che Naughty Dog possa lavorare su più giochi contemporaneamente non è nuova. Già dopo Uncharted 2, lo studio tentò di sdoppiarsi con due team principali, uno dedicato a Uncharted 3 e l’altro a The Last of Us. Tuttavia, come ricordato dall’ex presidente Evan Wells, l’impresa si rivelò più ardua del previsto, con le risorse che venivano inevitabilmente attratte da un progetto a discapito dell’altro. E anche nel 2021, nonostante l’intenzione di diventare uno studio multi-progetto, Naughty Dog si trovava ancora nella fase in cui solo uno dei giochi riceveva la maggior parte dell’attenzione, mentre gli altri languivano in pre-produzione.

Ora la situazione sembra leggermente diversa. Oltre a Druckmann, ci sono indizi che suggeriscono il coinvolgimento di due figure di spicco come Shaun Escayg (Uncharted: The Lost Legacy) e Anthony Newman (The Last of Us: Part II) nel progetto ancora non annunciato. Il nuovo assetto potrebbe indicare una rinnovata fiducia nella possibilità di gestire più linee produttive senza compromettere la qualità finale. Ma la domanda rimane: riuscirà Naughty Dog a rompere il proprio schema storico e trasformarsi davvero in uno studio capace di sostenere due (o più) produzioni ad alto budget in parallelo?

Le sfide logistiche e organizzative sono immense, soprattutto in un contesto in cui il pubblico si aspetta livelli di qualità e rifinitura sempre più elevati. Tuttavia, la volontà di aprirsi a nuove strutture di leadership e ruoli flessibili, come dimostra il passaggio di Druckmann a una posizione da mentore, potrebbe essere proprio la chiave per un futuro più articolato e creativo. Il mistero sui progetti in questione rimane fitto, ma il quadro che emerge è quello di uno studio in piena metamorfosi, pronto a reinventarsi ancora una volta.

Giochi Naughty Dog

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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