Settembre 2025 si preannuncia esplosivo per il mondo videoludico, con Borderlands 4 pronto al debutto su tutte le principali piattaforme, compresa la futura Nintendo Switch 2. Ma a gettare benzina sul fuoco dell’attesa non è stato un nuovo trailer o una rivelazione narrativa. Stavolta il dibattito verte sul prezzo. E a scatenarlo è stato proprio Randy Pitchford, CEO di Gearbox, con una dichiarazione destinata a far discutere.
Secondo Pitchford, i veri fan del franchise dovrebbero “trovare il modo” di acquistare il gioco anche se il prezzo dovesse arrivare a 80 dollari, soglia già ipotizzata per altri titoli AAA come GTA 6. E se l’industria va davvero verso una nuova normalità fatta di prezzi elevati, l’intervento di Pitchford non ha certo aiutato a smorzare i timori di una community sempre più preoccupata dal rincaro generalizzato.

Nostalgia VS realtà: quando l’amore per un brand diventa un obbligo
In risposta a un utente su X che con preoccupazione chiedeva esplicitamente di non aumentare il prezzo del gioco su Switch 2 per evitare di allontanare parte della fanbase, Pitchford ha replicato con un tono nostalgico e diretto: “Se sei un vero fan, troverai il modo di farlo accadere”. E per rafforzare il punto, ha raccontato di quando, nel 1991, riuscì a mettere insieme 80 dollari per comprare Starflight per Sega Genesis, nonostante lavorasse in una gelateria con un salario minimo. Un paragone che ha lasciato l’amaro in bocca a molti.
Il contesto economico del 2025, dominato da un costo della vita crescente, affitti esorbitanti e stipendi stagnanti, rende quel tipo di retorica quasi offensiva. “C’è davvero bisogno di dire questa cavolata nel 2025?”, ha commentato un utente. “Crisi economica e tu ci vieni a parlare di ‘vero fan’? Che presa in giro”, ha scritto un altro in catena al post. Non è la prima volta che nel settore si assiste a una polarizzazione tra visione aziendale e vissuto dei consumatori. Ma quando a parlare è il volto pubblico di uno studio, le parole pesano di più. E la linea tra passione per una saga e obbligo morale di acquisto si fa sottile e pericolosa.
Al di là delle dichiarazioni, Borderlands 4 si prospetta come il capitolo più ambizioso della serie, condizionato da sviluppo lungo quasi quanto quello di GTA 6, esso vuole puntare in alto facendo leva su determinati elementi come l’assenza totale di caricamenti e una narrativa coinvolgente, seppur attualmente ancora avvolta nel mistero. Ma evidentemente se le promesse sono alte, lo è anche il prezzo da pagare, sia in termini economici che emotivi. In un’epoca in cui i giochi diventano sempre più costosi e il tempo libero sempre più raro, la domanda è lecita: cosa definisce realmente un “vero fan”?
