La seconda stagione di The Last of Us ha ricreato un museo spettacolare, per poi tagliarlo dal montaggio finale. Ecco cosa è successo dietro le quinte.
Durante la produzione della seconda stagione di The Last of Us, HBO ha fatto qualcosa di inaspettato: ha costruito un set interamente dedicato al Museo di Scienze e Storia del Wyoming, solo per poi tagliarne gran parte nella versione finale dell’episodio. Per chi conosce il videogioco The Last of Us Part II, quel museo rappresenta uno dei momenti più intimi e memorabili del legame tra Joel ed Ellie.
Come leggiamo su Comic Book, nella serie, la visita al museo è accennata con una scena toccante ma molto breve, ambientata nel giorno del sedicesimo compleanno di Ellie. Joel la sorprende con un’esperienza fuori dal tempo: un tuffo nel passato, tra fossili di dinosauri e sogni di esplorazione spaziale. Eppure, ciò che nel gioco si vive con lentezza e stupore, nella serie si dissolve in pochi minuti.
The Last of Us 2×06: il Museo di Scienze e Storia visto nella puntata è stato creato da zero sul set

Il set, a quanto pare, era curatissimo: una capsula spaziale, un rover, scheletri di dinosauri, tutto posizionato come nella mappa originale del videogioco. Un lavoro maniacale che, secondo chi ci ha lavorato, ha emozionato perfino i veterani dello studio che ha creato il gioco. Ma in fase di montaggio, è stato tutto ridotto drasticamente.
Perché tagliare un momento tanto amato? Probabilmente per esigenze di ritmo narrativo o per concentrare l’attenzione su altri snodi drammatici dell’episodio, come il crescente conflitto emotivo tra Ellie e Joel. Tuttavia, questa scelta solleva domande: quanto spazio c’è, in un adattamento televisivo, per la meraviglia e la scoperta silenziosa che il videogioco permette?
In attesa del finale di stagione, resta il rimpianto per una scena che avrebbe potuto lasciare un’impronta ancora più profonda. E la speranza che, magari, prima o poi quel viaggio nello spazio – e nel cuore – venga mostrato al pubblico nella sua interezza.
