Con la saga finale di One Piece già in corso, Eiichiro Oda ha voluto chiarire uno degli elementi che desidera mantenere centrali nella sua opera: la comicità. Nonostante le atmosfere si facciano sempre più cupe con l’introduzione di personaggi come i Cavalieri Divini e ambientazioni come Elbaf, Oda ha ribadito che far sorridere i lettori rimane un valore imprescindibile nella sua narrazione.
Il ruolo della comicità in One Piece
Come leggiamo anche su Gamerant, la serie è conosciuta non solo per le sue battaglie epiche e i momenti drammatici, ma anche per la capacità di bilanciare tensione e leggerezza con gag, espressioni esagerate e momenti surreali. Oda ha dichiarato che anche nella saga conclusiva vuole “scherzare di più”, a prescindere dal fatto che alcune idee possano non piacere a tutti. Per lui, One Piece è innanzitutto un’opera di intrattenimento, e il riso è parte fondamentale dell’esperienza che offre al lettore.
Gear 5: Il potere della risata
Un esempio concreto di questa filosofia è il Gear 5, la trasformazione più recente di Luffy, introdotta con l’intenzione precisa di divertire. Oda ha spiegato che, rispetto ad altri manga dove le trasformazioni diventano sempre più serie e drammatiche, Gear 5 è pensato per essere una celebrazione della libertà e dell’umorismo.

Con questa forma, Luffy non incarna solo un combattente potente, ma anche uno spirito caotico e imprevedibile che rompe le regole stesse della realtà per portare un sorriso. Oda ha ricordato quanto amasse i dettagli “sciocchi” dei manga di una volta, come le gambe che si muovono a mulinello o le lampadine accese sulla testa dei personaggi.
Nonostante i toni epici che caratterizzeranno gli ultimi scontri, Oda vuole mantenere One Piece fedele alla sua essenza: un’avventura che faccia emozionare, ma anche ridere. L’obiettivo è offrire una conclusione che sia coerente con lo spirito dell’opera, senza sacrificare l’elemento ludico che ha sempre contraddistinto Luffy e i suoi compagni.
