Non sono stati solo i fan a soffrire per la tragica fine di Sirius Black in Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Anche Gary Oldman, interprete del carismatico e ribelle padrino di Harry, ha vissuto con rabbia e frustrazione la decisione di J.K. Rowling di far morire uno dei personaggi più amati della saga. A raccontarlo è stato David Thewlis, volto di Remus Lupin, in un retroscena tanto doloroso quanto sincero.
Harry Potter: la reazione furiosa di Oldman
Su Fandomwire leggiamo che, durante le riprese della saga, Oldman era entusiasta di far parte dell’universo magico di Hogwarts. Pensava che il suo personaggio, dopo una lunga assenza ingiustamente trascorsa ad Azkaban, avrebbe finalmente avuto un arco narrativo ricco e centrale. “Abbiamo un sacco di lavoro da fare, amico”, aveva detto a Thewlis, visibilmente contento dopo aver sfogliato il nuovo libro.
Ma l’euforia durò poco. Quando lesse per intero L’Ordine della Fenice e scoprì il destino di Sirius, Oldman non riuscì a trattenere la rabbia: “Hai sentito la notizia? È una fottuta tragedia. Questa donna lo tiene in prigione per dodici anni, lo fa tornare per qualche scena… e poi lo ammazza!”
Harry Potter, Gary Oldman e il crollo emotivo per la morte di Sirius Black: “È una notizia di m***a”

Un’uscita di scena indimenticabile
La morte di Sirius Black in Harry Potter, colpito dalla maledizione della cugina Bellatrix Lestrange e inghiottito dal misterioso Velo nel Dipartimento dei Misteri, è ancora oggi uno dei momenti più scioccanti e strazianti dell’intera saga. Per Harry, Sirius era l’ultimo legame vivente con i suoi genitori, un rifugio emotivo, un simbolo di libertà e affetto in un mondo dominato da perdita e dolore.
Oldman non si infuriò per una questione di visibilità, ma per l’affetto autentico verso un personaggio complesso, generoso e tragico. Il suo disappunto riflette quello di milioni di lettori e spettatori che ancora oggi faticano ad accettare quella perdita.
La voce di un attore, il dolore di un fan
Gary Oldman, da grande attore qual è, ha trasformato il suo disappunto in una performance memorabile, rendendo l’addio a Sirius ancora più struggente. Il suo sfogo nei confronti di J.K. Rowling non fu capriccio, ma l’espressione sincera del dolore di chi aveva dato anima e corpo a un personaggio che meritava di più.
E alla fine, anche noi, come lui, ci siamo chiesti: davvero doveva finire così?
