Sony, casa produttrice tra le tante altre cose di PlayStation e quindi di PS5, si ritrova a dover modificare il suo attuale piano economico a causa della situazione dettata dal governo statunitense per quanto concerne la questione dei dazi. A fare le spese di questa nuova manovra sono i giocatori che, adesso, rischiano che anche PlayStation, così come accaduto con Xbox e Nintendo, aggiorni il proprio listino dei prezzi a livello mondiale.
Tra le possibili soluzioni prese attualmente in considerazione dall’azienda giapponese troviamo la possibilità non solo di aumentare i prezzi, ma anche di trasferire la produzione di PlayStation negli States. A confermare queste possibilità, gli stessi dirigenti di Sony nel corso di una conferenza tenuta per gli investitori.

Un nuovo listino per PS5
Il CEO di Sony Hiroki Totoki ha recentemente annunciato di stare prendendo in seria considerazione la possibilità di trasferire la produzione della propria console di punta in parte negli Stati Uniti: ciò, infatti, potrebbe portare ad una diminuzione dei dazi rispetto a quanto concerne le produzioni provenienti dal suolo cinese, passando da un 30% a un 10%.
Il mercato delle console subirà quindi un collettivo aumento dei prezzi? La situazione sembra essere esattamente questa, con due dei tre grandi nomi del settore che hanno già annunciato questi aumenti, chi per la generazione in corso (come Xbox) sia per la prossima imminente generazione (come nel caso di Nintendo e la sua Switch 2).

Un frangente ancora in forse
Per quanto riguarda, al di là delle piattaforme, i giochi per console, ci troviamo in una situazione alquanto inusuale: da una parte, gli insider e le voci spingono per un GTA6 dai costi esorbitanti, anche superiori a quelli del già “lussuoso” Mario Kart 9, titolo di lancio di Nintendo Switch 2 che, per primo nella storia, segnerà il prezzo base di 90 euro.
Dall’altra parte, invece, ci ritroviamo di fronte a situazioni quali Mafia: The Old Country, che prendono consapevolezza dell’ingente costo dei giochi, decidendo di fare un passo indietro sotto questo aspetto: quale sarà la filosofia che, infine, trionferà?
