Una delle produzioni targate Marvel che i fan attendono con maggiore interesse non riguarda strettamente i film, ma un progetto videoludico. Marvel 1943: Rise of the Hydra ha strabiliato il pubblico con i suoi primi trailer, offrendo una profondità tecnica affascinante che, però, non approderà sul mercato prima del prossimo anno.
Il titolo, originariamente annunciato per l’anno attualmente in corso, subisce così una sorte simile a quella di GTA 6, slittando di un anno per motivi non ben precisati: al contrario dell’attesissimo titolo di casa Rockstar, però, non abbiamo nemmeno ora una data d’uscita ufficiale precisa, ma ci dobbiamo attenere ad una stima piuttosto generica.

Marvel 1943: Rise of the Hydra slitta al 2026
Leggiamo quanto indicato nel post pubblicato dagli sviluppatori del gioco, Skydance Games, per dare l’annuncio:
Abbiamo un importante annuncio da fare: Marvel 1943: Rise of the Hydra non uscirà più nel corso del 2025, ma prevediamo un lancio nei primi mesi del 2026. Ci prendiamo questo tempo ulteriore per garantirvi la migliore esperienza possibile, così che possiate fino in fondo capire il nostro intento e progetto. Abbiamo molte sorprese in serbo e non vediamo veramente l’ora di mostrarvi nuovi dettagli!
Una notizia, questa, che non stupisce più di tanto la community: il silenzio attorno al titolo, che ancora oggi conta ben pochi trailer e immagini ufficiali, faceva effettivamente presagire che un lancio non sarebbe potuto avvenire in tempi brevi.

Un anno fin troppo ricco?
Il 2025 si sta rivelando un anno estremamente ricco di lanci importanti: a breve toccherà al ritorno della serie di Doom, ma anche Borderlands 4, Mafia con il nuovo The Old Country, l’evocativo e apprezzatissimo Clair Obscur: Expedition 33, il nuovo Assassin’s Creed: Shadows finalmente ambientato in Giappone…
Una simile concorrenza, con tanti titoli come Hollow Knight Silksong e tutta la nuova lineup di Nintendo Switch 2 ancora non arrivati sugli scaffali, sembra aver messo in difficoltà i big del settore: potremmo comprendere, insomma, la scelta di aspettare che le acque si calmino un po’ prima di lanciare il proprio progetto che, in questo marasma di contenuti di alta qualità, rischia di passare in secondo piano.
