Microsoft non sta solo lavorando per creare una nuova console chiamata XBox PC – il cui annuncio potrebbe avvenire a breve, considerato che sarà una delle piattaforme per cui uscirà la remastered del primo Gears of War – ma a quanto pare anche a un'”evoluzione” del concetto di retrocompatibilità in ambito della sua rinnovata volontà di contribuire alla preservazione dei videogiochi con la sua divisione dedicata.
Microsoft sta cercando una persona per lavorare alla prossima evoluzione della retrocompatibilità
Pure XBox ha infatti notato che l’azienda ha pubblicato online un annuncio di lavoro per quella divisione, dedicato alla ricerca di un Principal Software Engineer che dovrà “aiutare a identificare i requisiti tecnici e i limiti di sicurezza per la protezione dei contenuti di gioco” e “costruire soluzioni di emulazione sicure e scalabili“. Il candidato ideale è definito “qualcuno che contribuirà alla prossima evoluzione della compatibilità dei giochi per XBox“.
Ricordiamo che quest’iniziativa di XBox è rivolta più al presente che al passato: Microsoft sta pensando sì alla conservazione dei suoi giochi, ma la sua attenzione principale non è rivolta ai titoli pubblicati in questi 24 anni, ma bensì ai titoli più recenti, che nella sua visione devono essere quelli in grado di resistere alla prova del tempo. Questo non vuol dire che il progetto non sia dedicato anche ai titoli passati, ma semplicemente che essi non sono l’obiettivo principale dell’azienda al momento. Una notizia non proprio entusiasmante per chi da tempo si impegna affinché le aziende decidano di aiutare nella conservazione dei videogiochi, siccome alcuni titoli purtroppo non saranno più disponibili in futuro.
Probabilmente il nuovo progetto di retrocompatibilità rientra probabilmente negli sforzi di Microsoft di ampliare l’ecosistema XBox, come la misteriosa piattaforma XBox PC, la quale potrebbe essere anche l’erede di Series X/S di cui ha parlato nei mesi scorsi l’insider Jez Corden. Ed essa potrebbe essere una delle prime piattaforme a supportare la prossima “evoluzione” della retrocompatibilità desiderata da Microsoft.
