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Il Messico fa causa a Google per aver cambiato il nome al Golfo

Uno dei primi ordini esecutivi firmati dal presidente statunitense Donald Trump nella sua seconda amministrazione è il cambiamento del nome del Golfo del Messico in Golfo d’America su tutte le mappe, digitali e non. Il Messico, ovviamente, non si è mai mostrato così contento della cosa, e la sua presidente Claudia Sheinbaum aveva scritto una lettera indirizzata a Google in cui lo invitava a non modificare il nome su Maps, sostenendo che le pretese di Trump violassero la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, soprattutto quando la maggior parte del golfo è praticamente sotto amministrazione messicana.

L’ordine esecutivo sul nuovo nome del Golfo del Messico diventa legge

L’ordine di Trump è stato trasformato in legge giovedì scorso, quando la Camera si è espressa con 211 voti favorevoli e 206 voti contrari. In questi ultimi non figuravano soltanto democratici ma pure un membro del partito Repubblicano, Don Bacon del Nebraska, il quale ha giustificato il voto dicendo che gli Stati Uniti non sono la Germania del Kaiser Guglielmo o la Francia di Napoleone, e solitamente sono molto meglio di così.

Ora tutte le mappe statunitensi dovranno essere aggiornate, e questo comporterà un costo non indifferente per scuole e biblioteche, con politici che suggeriscono a chi non se lo può permettere di attaccare un adesivo con scritto Golfo d’America sopra la vecchia denominazione.

Messico

La presidente del Messico fa causa a Google

Va detto che ovviamente la legge è valida soltanto all’interno dei confini statunitesi e non ha senso che altri gli altri paesi la seguano, ma Google ha cambiato la denominazione del golfo quasi dappertutto. Se in America il nome è stato completamente cambiato e in Messico invece è rimasto invariato, nelle carte di Maps visibili nel resto del mondo l’azienda ha messo entrambi i nomi.

La risposta della presidente messicana non si è fatta attendere: ha ribadito di non aver alcuna intenzione di uniformarsi al volere statunitense, annunciando anche di aver intentato una causa contro l’azienda. Sheinbaum ha spiegato che Trump è libero di cambiare nome al golfo soltanto per le 12 miglia nautiche dalla costa su cui gli Stati Uniti hanno competenza.

Messico

Probabilmente il presidente americano non apprezzerà le mosse dell’omologa messicana, avendo già dimostrato di non sopportare chi non lo appoggia: alcuni giornalisti dell’Associated Press, ad esempio, si sono rifiutati di utilizzare il nuovo nome del golfo e per questo ora potranno partecipare ad alcuni eventi solo in maniera limitata.

Leggi anche Google Maps sta per rinominare il Golfo del Messico, ma il governo del paese non ci sta.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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