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Presentato HarmonyOS PC: il sistema operativo di Huawei sfida apertamente Windows e macOS

Nel panorama tecnologico globale, sempre più frammentato e polarizzato, Huawei continua a tracciare la sua strada con determinazione. Durante l’evento HarmonyOS Computer Technology and Ecosystem Communication di maggio 2025, l’azienda cinese ha svelato ufficialmente HarmonyOS PC, la sua proposta software per il mondo desktop, pronta a contendere lo scettro a colossi come Microsoft e Apple. Un annuncio che, al di là delle specifiche tecniche, svela l’obiettivo di indipendenza digitale e di costruzione di un ecosistema non più subordinato all’Occidente.

Basato sul kernel HarmonyOS Base, il nuovo sistema operativo integra anche l’Ark Engine, pensato per migliorare le performance grafiche e l’interazione dell’utente con l’interfaccia. La sicurezza, in un’epoca in cui la fiducia digitale è una moneta sempre più rara, è affidata all’architettura proprietaria StarShield, un ulteriore tassello che conferma la volontà di Huawei di blindare la sua piattaforma dalle minacce esterne e dagli occhi indiscreti. Non è solo una questione di codice, ma di geopolitica in formato digitale.

Il debutto di HarmonyOS PC segna inoltre un punto di svolta nella strategia di Huawei per quanto riguarda l’ecosistema software. HarmonyOS Ecosystem, infatti, vanta più di 150 applicazioni esclusive e oltre 2.000 compatibilità con app universali. Tra queste spicca WPS Office, una suite già familiare agli utenti Android e Windows, perfetta per la produttività quotidiana. Ma ciò che fa davvero la differenza è l’integrazione con una moltitudine di dispositivi esterni, con oltre 1.000 device supportati, dai classici mouse e tastiere, fino a scanner e stampanti di varie categorie. Una varietà che punta chiaramente a far sentire “a casa” l’utente, anche nel passaggio a un ambiente software totalmente nuovo.

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L’interfaccia di HarmonyOS PC sfida Apple, l’ecosistema punta all’autosufficienza

Ma le prestazioni non sono l’unica cosa ricercata, in quanto anche l’occhio vuole la sua parte, e Huawei sembra averlo capito. L’estetica di HarmonyOS PC riprende la disposizione in basso delle icone, in un chiaro richiamo alla Dock di macOS. Un dettaglio che, pur non innovativo, conferma l’intenzione di posizionarsi nella fascia alta del mercato, dove l’ergonomia e la gradevolezza dell’interfaccia sono quasi importanti quanto la potenza. Ma sotto il cofano, il cuore del sistema batte al ritmo dell’intelligenza artificiale, con funzioni smart pronte a semplificare il lavoro quotidiano e ad anticipare le esigenze dell’utente.

Manca pochissimo al debutto ufficiale in Cina, fissato per il 19 maggio 2025. Ancora nessuna notizia per un eventuale lancio internazionale, ma è chiaro che gli occhi di molti osservatori sono puntati su questo sistema. HarmonyOS PC potrebbe rivelarsi la chiave con cui Huawei rompe definitivamente le catene dell’embargo tecnologico statunitense, proponendosi come alternativa reale in un mercato stagnante dominato da due soli attori.

Non più un “piano B”, ma una vera opzione per governi, aziende e consumatori alla ricerca di soluzioni locali, integrate e meno legate ai colossi occidentali. La strada non sarà semplice. La forza di Windows è la sua ubiquità, quella di macOS è la coerenza dell’esperienza Apple. Per Huawei, la sfida sarà guadagnare fiducia in uno scenario dove la diffidenza verso i prodotti cinesi è ancora forte. Ma la direzione è tracciata, e HarmonyOS PC è solo la punta dell’iceberg.

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Leggi anche: Cina-America: il colosso asiatico accusa la NSA di aver hackerato dei dispositivi con la Backdoor Native di Windows

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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