La lunga battaglia legale tra la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti e Microsoft si è ufficialmente conclusa, e il verdetto è ora finalmente chiaro. La più grande acquisizione nella storia dell’industria videoludica può considerarsi saldamente archiviata. Il 9th Circuit Court of Appeals ha rigettato il ricorso presentato dalla FTC, confermando che il giudice del tribunale distrettuale della California settentrionale aveva ragione a negare l’ingiunzione preliminare nel luglio 2023. In altre parole, Microsoft aveva ogni diritto di completare l’acquisto da 69 miliardi di dollari di Activision Blizzard, avvenuto nell’ottobre dello stesso anno.
Al centro dello scontro c’era il timore, da parte dell’ente regolatore, che la fusione avrebbe danneggiato la concorrenza nel settore dei videogiochi, specialmente per quanto riguarda il mercato degli abbonamenti e lo streaming cloud. Ma la corte d’appello ha stabilito che la FTC non è riuscita a dimostrare concretamente nessuno di questi rischi. Non solo non ha fornito prove che Microsoft avrebbe bloccato l’accesso a Call of Duty per le piattaforme rivali, ma non è riuscita neppure a dimostrare che, senza l’acquisizione, i titoli di Activision sarebbero comunque arrivati sul mercato del cloud gaming.

La risposta del tribunale agli argomenti della FTC
Stando a quanto riportato da Bloomberg, la risposta del tribunale durante la battaglia legale è stata piuttosto netta. Anche se ciò temuto dalla FTC di monopolizzare determinati franchise fosse avvenuto, non si sarebbe trattato di un’anomalia. La corte ha sottolineato come la pratica delle esclusive sia prassi consolidata nell’industria, e che Sony e Nintendo vantano un numero significativamente superiore di titoli esclusivi rispetto a Microsoft. Paradossalmente, da quando l’acquisizione si è conclusa, Microsoft ha fatto esattamente l’opposto rispetto alle preoccupazioni della FTC.
Call of Duty continua ad essere accessibile su PlayStation, sulla quale sono arrivati anche titoli una volta esclusiva Xbox come Sea of Thieves e Indiana Jones e l’Antico Cerchio, grazie alla nuova strategia multipiattaforma di Microsoft che ha messo in mostra la forza del loro ecosistema, con i 3 giochi digitali più venduti nel mese di aprile 2025 in Nord America e in Europa su PS5 ad essere tutti di proprietà della sponda “verde” dell’industria (Forza Horizon 5, The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered e Minecraft). È un cambio di paradigma che sembra voler spingere l’azienda verso un’ottica diversa, rispetto a quella monopolistica temuta.
I numeri registrati e le classifiche scalate sono un segnale chiaro che i contenuti contano più delle bandiere, e che l’utenza premia ciò che funziona, indipendentemente da chi lo pubblica. Questa sentenza segna la fine di un’epoca di incertezza per l’accordo, ma apre anche una nuova fase di ridefinizione degli equilibri. La forte azienda si ritrova ora a gestire tre delle realtà più influenti dell’industria, Activision, Blizzard e King, e sarà interessante osservare come questa fusione si tradurrà in termini di creatività, accessibilità e, inevitabilmente, competizione.
