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La nuova follia di Trump: vuole mettere dazi del 100% su tutti i film prodotti fuori dagli Stati Uniti

Ed eccoci ad assistere in una nuova mossa miope, folle e insensata da parte del presidente americano Donald Trump: dopo aver imposto dazi su diversi settori, adesso tocca anche all’intrattenimento, in particolare sul cinema. In un lungo post ha infatti annunciato l’intenzione di mettere dazi del 100% su tutti i film prodotti fuori dagli Stati Uniti che saranno distribuiti nel paese per salvaguardare non solo l’industria cinematografica americana ormai in declino ma anche la sicurezza del paese (che non si capisce in che modo sia minacciata).

Ha già istruito il dipartimento del commercio e il Rappresentante del Commercio a preparare il processo per istituire questi dazi: “Su ogni film prodotto in terre straniere e distribuito da noi. RIVOGLIAMO I FILM PRODOTTI IN AMERICA!“. E questo, poco sorprendentemente, avrà effetto anche su produzioni americane.

Trump

La nuova mossa di Trump danneggerà il cinema americano, oltre che quello estero

Infatti Trump non si riferisce soltanto alle produzioni estere, ma anche a quelle americane che vengono girate all’estero. Nel post sostiene che le altre nazioni attirino i cineasti americani con incentivi vantaggiosi per girare i film lì e non nel loro paese natale. Una linea di pensiero che non sta né in cielo né in Terra, e che rischia di fare solo danni.

Sui social infatti gli spettatori danno per scontato che, qualora questi dazi dovessero effettivamente entrare in vigore, allora in futuro non si potrà più assistere a film come i vari capitoli di Star Wars, girati in parte fuori dai confini statunitensi. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che gli altri paesi potrebbero reagire mettendo dei dazi di ritorsione, rendendo la distribuzione di film statunitensi ancora più difficile all’estero, con conseguenze devastanti per i botteghini.

Trump

Al momento questi dazi riguardano soltanto i film e non intaccano l’universo televisivo, ma se Trump dovesse espanderli anche ad esso, si assisterebbe a un disastro epocale (soprattutto per le piattaforme streaming) per diversi mercati.

Federico Antonio Russo (FAR) del nuovo studio d’animazione Buta Productions, ha scritto su X che i dai potrebbero fare molto male anche al mercato degli anime: “Immaginate di essere un’industria con un +7% annuo nel 2024 per poi trasformarsi in un -15% (?) nel 2026 a causa di un dazio sulla licenza del 100% e di un incredibile aumento dei costi per i merchandise“.

Trump

Non è da escludere che questa pensata sia un modo di Trump di rispondere anche al recente disincentivo sui film americani da parte della Cina. Pechino ha infatti annunciato settimane fa che avrebbe progressivamente diminuito (ma non azzerato) l’arrivo di film americani nel paese, come risposta ai dazi imposti dal presidente a inizio aprile.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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