Sono passati quasi 5 anni dalla dismissione del Nintendo 3DS da parte dell’azienda di Kyoto, anche se l’abbandono della console portatile che ha caratterizzato l’ottava generazione videoludica è stato graduale: la chiusura dell’eShop del 3DS è arrivata solo nel 2023, mentre l’anno scorso sono stati chiusi i server per giocare online. E adesso il 3DS si prepara a lasciare anche un altro dei suoi servizi.
Sin dal 2012, la console portatile veniva usata nel prestigioso e importante museo del Louvre come audio guida ufficiale, cosa che è stata resa possibile da una vera e propria collaborazione tra il museo e Nintendo. I visitatori potevano noleggiare un 3DS con le cuffie a un prezzo anche abbastanza contenuto, ovvero 6 euro.
Quest’ultima aveva infatti realizzato un software in grado di offrire ai visitatori del museo un’esperienza interattiva, offrendo diversi contenuti tra cui: degli approfondimenti e un commento audio delle opere esposte in diverse lingue (francese, italiano, tedesco, spagnolo, portoghese, inglese, giapponese, coreano e cinese) e una piantina per orientarsi nei 60.000 metri quadrati del museo. Pensato inizialmente come esclusiva per i 3DS impiegati nel Louvre, il software è stato poi aggiunto sull’eShop della console nel 2013.

Da settembre il Nintendo 3DS non sarà più impiegato come guida nei musei
Purtroppo la console andrà in pensione anche da questa mansione: a partire dal prossimo settembre, i visitatori del Louvre non potranno più noleggiare un 3DS come audio guida, in quanto verrà sostituito da un sistema ancora non annunciato dallo staff. Ormai il 3DS è un hardware obsoleto, ma per anni è stata la prima scelta del Louvre sia per i prezzi contenuti che per le sue potenzialità, che permettevano di offrire una guida molto più interattiva rispetto a un semplice dispositivo audio.
Probabilmente che il museo vorrà sostituirlo con un sistema più moderno e che non faccia neanche sentire troppo la mancanza della console. Le opzioni potrebbero essere 2: o verrà stretta una nuova collaborazione con Nintendo (anche se viene difficile immaginare una Switch 2 impiegata come audio guida del museo, visto anche il suo elevato prezzo) oppure sarà sviluppata un’app da far installare negli smartphone dei visitatori all’ingresso, facendo poi pagare soltanto le cuffie.
