Con Elden Ring: Nightreign, From Software e Bandai Namco portano l’universo del titolo originale in una nuova direzione, cupa e affascinante. Dopo aver attirato parecchia curiosità nei playtest e con le varie presentazioni dei personaggi, non resta altro che comprendere meglio lo stile del gioco prima della data di uscita del 30 maggio 2025. A questo proposito, calza a pennello il nuovo trailer panoramico da dieci minuti sul gioco, il quale svela le fondamenta di un mondo che sembra unire la complessità narrativa tipica dello studio giapponese con nuove meccaniche survival dinamiche.
Plagaride è il cuore di questa espansione: una terra un tempo viva, ora strangolata dall’oscurità strisciante della “marea notturna“. Il ciclo giorno-notte non è solo estetica, ma l’intero motore del gameplay. Durante il giorno, le opportunità di crescita abbondano ma sono temporanee, in quanto è l’unica finestra in cui è possibile migliorarsi e progredire con il proprio personaggio. Subito dopo, la notte trasforma il paesaggio in un campo minato in continuo mutamento, brulicante di pericoli e colpi di scena ambientali come meteoriti e foreste corrotte.
L’obiettivo? Sopravvivere abbastanza a lungo da sfidare i Signori della notte, esseri abissali di potenza inimmaginabile. Ma non sarà semplice e il motivo sta nella costruzione dell’avventura. Ogni spedizione a Plagaride comincia al livello uno, e tutto dovrà essere guadagnato da zero. Il mondo cambia ad ogni nuova incursione, costringendo il giocatore a imparare, adattarsi e reagire. Il senso di instabilità e scoperta perpetua dà vita a un’ambientazione che pare viva, quasi consapevole della presenza del giocatore, e sempre pronta a colpirlo dove fa più male.

Crepuscolari, potere e redenzione in un mondo in rovina
Ad affrontare questa apocalisse incombente ci sono gli otto Crepuscolari, figure enigmatiche e profondamente differenziate tanto nel gameplay quanto nella lore. Dall’arciere silenzioso Occhio di Ferro alla letale ladra Duchessa, fino al mistico Predone e alla Reclusa, ogni personaggio è pensato per alterare radicalmente l’approccio alla battaglia e per permettere strategie cooperative di precisione chirurgica. Le abilità uniche, che spaziano dall’evocazione di totem alla manipolazione del sangue, aprono a sinergie e contromosse in grado di ribaltare gli scontri, ma saranno le scelte del giocatore a determinarne l’esito.
La Rocca della Tavola Rotonda fa il suo ritorno, questa volta in una veste rinnovata di centro operativo, crocevia narrativo e punto di accesso a una personalizzazione quasi totale del proprio alter ego. Qui si può modificare l’aspetto, commerciare usando il misterioso “buio” come moneta e interagire con NPC dotati di sfumature che sanno evocare il tipico tocco malinconico di Miyazaki. Su Elden Ring: Nightreign ci saranno vari oggetti utili al combattimento, come le reliquie, ma anche oggetti come i cosiddetti “frammenti di memoria”, tasselli di storia che svelano lentamente il passato e il dolore dei Crepuscolari.
Ma il cuore della sfida resta lo scontro con i Signori della notte, al quale i giocatori dovranno arrivare preparati, con armi e potenziamenti anche specifici per il boss che si troveranno davanti. La terza giornata segna il momento della resa dei conti, e solo con il lavoro di squadra e le giuste scelte, sarà possibile superare la notte e completare il ciclo. Con Nightreign, Elden Ring si reinventa senza tradire sé stesso, proponendo un mondo in cui la notte non è solo l’assenza di luce, ma l’anticamera del caos, e l’unica speranza risiede in eroi spezzati, pronti a rinascere tra le ombre.
