Settembre 2025 segna il ritorno di una delle saghe più caotiche e amate del panorama videoludico. Borderlands 4, il nuovo capitolo firmato Gearbox, è pronto a rimescolare le carte in tavola con una formula che fonde innovazione e rispetto per la tradizione della serie. L’annuncio ufficiale della data d’uscita anticipata al 12 settembre ha dato il via a 24 ore di hype, culminate nello State of Play di PlayStation, interamente dedicato al titolo. In circa 20 minuti di presentazione (che potete recuperare qui di seguito), il team di sviluppo ha offerto un assaggio corposo del gameplay, delle nuove meccaniche e del mondo tutto da esplorare, per il quale vi riassumiamo i punti salienti, discussi anche nel blog PlayStation.
Il cuore pulsante di Borderlands 4 è Kairos, un nuovo pianeta ricco di fauna letale, fazioni in guerra e ambientazioni interconnesse che spaziano da montagne innevate a insediamenti urbani decadenti. La libertà di movimento è un elemento centrale, grazie a rampini, planate, digirunner evocabili al volo e un level design aperto, elementi che trasformano ogni viaggio in un’avventura frenetica e fluida. L’esplorazione è resa ancora più intuitiva grazie a ECHO-4, un drone assistente capace di scandagliare l’area, hackerare terminali e indicare obiettivi.
Il gameplay mostrato durante l’evento ha visto protagonista Vex, una delle quattro nuove classi di Cacciacripta. Dotata di poteri a base di energia fasica, la sirena può evocare famigli spettrali (tra cui il felino Pasticcio) e alterare la realtà per ottenere vantaggi letali. Accanto a lei troviamo Rafa, eso-soldato armato di esoscheletro Tediore e un arsenale digistrutturabile. Ogni personaggio dispone di tre abilità uniche, potenziabili tramite un sistema di perk ramificati che consentono personalizzazioni estreme. Per ora, questi 2 sono i personaggi presentati anche nel gameplay trailer, ma descriverli in poche frasi è estremamente riduttivo, dato il caos e le opzioni a loro disposizione che rendono Borderlands 4 un tripudio di varietà e frenesia.

Un arsenale senza fine e cooperativa cross-play per Borderlands 4
Chi conosce Borderlands sa che il bottino è una religione. Gearbox ha deciso di rifondare il sistema di loot, tornando alla filosofia del primo capitolo, ovvero armi leggendarie più rare ma davvero uniche, grazie anche al nuovo sistema di componenti su licenza. Ora ogni arma può contenere caratteristiche provenienti da diversi produttori, tra cui i veterani Jakobs e Maliwan, ma anche Order e Deadalus al debutto nella serie, ampliando così le possibilità di personalizzazione fino all’estremo.
Gli slot di equipaggiamento sono stati riorganizzati in tre categorie: gli Ordigni, armi pesanti con cooldown al posto delle munizioni; i Miglioramenti, che sostituiscono i vecchi manufatti e potenziano le armi in base al brand; e i Kit di riparazione, utili per curarsi e attivare buff temporanei durante le battaglie. Tutti strumenti che diventano fondamentali in un sistema di combattimento ora più verticale, agile e frenetico che mai.
Ampio spazio è stato dedicato alla modalità cooperativa. Borderlands 4 permette partite in split-screen locale e online fino a quattro giocatori, con cross-play completo tra tutte le piattaforme. La difficoltà è scalabile singolarmente, il bottino instanziato per ogni utente e il teletrasporto verso i compagni è una feature integrata. In poche parole è una cooperativa ripensata, più accessibile ma anche più profonda.
Vecchie glorie del franchise, da Moxxi a ClapTrap, si mescolano a volti nuovi come Rush, mentre il tono narrativo strizza l’occhio alle atmosfere più cupe del primo capitolo, senza rinunciare al sarcasmo che ha reso celebre la saga. Il team ha promesso che Borderlands 4 sarà perfetto sia per i veterani sia per chi si avvicina per la prima volta, offrendo un equilibrio tra familiarità e scoperta. La prossima anteprima è fissata per giugno, con un nuovo approfondimento sul gameplay. Nel frattempo, la data di arrivo su Kairos è segnata, e sarà un atterraggio col botto.
