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Trump ha per caso calcolato le tariffe dei dazi con l’intelligenza artificiale?

L’altra sera il presidente americano Donald Trump ha annunciato i dazi verso tutti i paesi che aveva promesso sin dalla sua campagna elettorale, con l’Unione Europea che si è beccata tariffe del 20% e la Cina tariffe del 34%. Ovviamente tutti i paesi colpiti hanno reagito in maniera dura alle nuove politiche americane promettendo risposte adeguate, mentre le borse mondiali hanno registrato dei cali vistosi (Wall Street, ad esempio, ha perso 2.000 miliardi di dollari in un solo giorno, trascinando con sé giganti come Apple e Amazon).

L’amministrazione Trump ha calcolato le tariffe utilizzando un chatbot?

Inoltre molti hanno iniziato a domandarsi se l’amministrazione Trump abbia calcolato le tariffe tramite l’intelligenza artificiale. Analizzando le cifre, molti utenti hanno scoperto che la presunta formula usata dalla Casa Bianca per determinare i dazi corrisponde al rapporto tra il deficit commerciale degli USA con un dato Paese e il valore delle importazioni statunitensi da quel Paese. Una formula che – guarda caso – assomiglia terribilmente a quelle che un chatbot come ChatGPT, Gemini o Grok potrebbero restituire quando sollecitato a trovare un modo rapido per bilanciare i deficit commerciali bilaterali.

Trump

Perché non facciamo un esempio? Gli USA importano 605,8 miliardi di dollari dall’Unione Europea ed esportano 370,2 miliardi, per un deficit totale di 235,6 miliardi. Dividendo 235,6 per 605,8, si ottiene 0,39 – ovvero il 39%. Dimezzandolo arbitrariamente, ecco che abbiamo come soluzione il dazio del 20% “attribuito” all’Europa. Peccato che la tariffa media effettiva imposta dall’UE sia appena del 2,7%, come confermato dai dati della World Trade Organization.

Se da una parte Gemini ammette apertamente che un simile metodo è “troppo semplicistico”, Grok sottolinea invece che può rispondere bene a un’esigenza di immediatezza, sebbene trascuri delle dinamiche cruciali come le catene di approvvigionamento e le elasticità dei mercati. Il problema vero, però, non è tanto se sia stata un’intelligenza artificiale a partorire la formula.-

Trump

Il punto è che una strategia del genere, che sia partorita da un’AI o da menti umane, riflette una visione economica che punta più sulla narrazione politica che sull’efficacia concreta. Dazi calcolati in modo arbitrario e scollegati dalle tariffe reali alimentano tensioni internazionali e danneggiano la credibilità diplomatica, oltre a generare effetti devastanti su economie che si reggono su relazioni multilaterali sempre più complesse. Non a caso diversi economisti hanno definito le misure “miopi”, mentre tutti i paesi colpiti si stanno preparando a un escalation della guerra commerciale per rispondere per le rime agli americani.

Il giornalista ed economista americano, James Surowiecki, ha descritto l’intera vicenda come una “assurdità straordinaria“. Una definizione che calza a pennello con tutta questa situazione, il cui unico lato positivo è dimostrare che la realtà ha ampiamente superato qualsiasi satira possibile.

Leggi anche Trump lancia dazi del 25% su tutte le vetture straniere.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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