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Archiviazione dati: l’antica scrittura cuneiforme potrebbe quadruplicarne la densità

Le popolazioni antiche erano sotto certi aspetti molto avanti rispetto a quanto si pensi. Lo dimostrano antichi marchingegni come la macchina di Anticitera, che è praticamente uno dei primi esempi di computer analogici della storia. Adesso anche l’antica scrittura cuneiforme del Vicino Oriente (chiamata così per la sua forma a cuneo) potrebbe rappresentare una soluzione per aumentare la densità dell’archiviazione dei dati.

L’antica scrittura cuneiforme potrebbe servire per quadruplicare gli spazi d’archiviazione di dati

Un team di ricercatori dell’Università Flinders in Australia ha sviluppato sotto la guida della dottoranda Abigail Mann un sistema di archiviazione che si realizza tramite la creazione di microscopiche indentazioni in cuneiforme su una pellicola polimerica speciale fatta con zolfo e dicidlopentadiene.

A differenza di altre tecnologie, questa rende possibile controllare la profondità delle indentazioni grazie al suo sistema ternario che sfrutta tre diversi strati: l’assenza di identazione (che rappresenta il valore 0), un’ndentazione poco profondi tra 0,3 e 1,0 nanometri (1) e un’identazione più profondi tra 1,5 e 2,5 nanometri (2). Questo sistema va praticamente a quadruplicare la densità di archiviazione rispetto ai sistemi binari convenzionali, che spesso di basano solo su due valori (0 e 1) che indicano la presenza o meno di un segno.

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In che modo si possono scrivere e leggere questi dati? E quante volte si potrà fare? Le risposte dagli studi

Per scrivere e leggere le identazioni bisogna sfruttare una sonda ultrasottile montata su un microscopio a forza atomica per una precisione estrema. Inoltre la sonda ultrasottile permette la scrittura a temperatura ambiente, e quindi si ottiene anche un gran vantaggio a livello energetico. Al contrario, per cancellarli bisogna alzare la temperatura a 140° C per almeno una decina di secondi.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Advanced Science e potrebbe essere applicati in futuro anche a sistemi di archiviazione più efficienti. Stando a quanto riportato, i test avrebbero dimostrato che il materiale realizzato con polisolfuri potrebbe essere sfruttato per almeno quattro cicli di archiviazione, quindi scrittura, lettura e poi cancellazione e riscrittura di nuovi dati.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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