La scorsa settimana è stata annunciata la versione per PlayStation 5 di Palworld, il gioco che unisce un’esperienza survival al genere dei monster collector, già disponibile in diversi paesi del mondo tranne il Giappone (probabilmente per la recedente denuncia di violazione di brevetto da parte di The Pokémon Company e Nintendo).
Krafton al lavoro sulla versione mobile di Palworld
Il gioco arriverà a breve anche in un’altra versione: quella per mobile. A sviluppare questo port per i nostri smartphone non sarà PocketPair ma Krafton, nome che probabilmente vi sarà famigliare per essere l’azienda che ha pubblicato Player Unknown Battlegrounds e che ha recentemente acquistato lo studio Tango Gameworks, permettendo al suo staff di continuare i lavori sul sequel.
Krafton ha annunciato di aver firmato un accordo per la licenza di Palworld con PocketPair. L’azienda sudcoreana affiderà lo sviluppo della versione mobile del gioco ai PUBG Studios, che cercheranno di reinterpretare il gameplay del titolo in modo da renderlo adatto per gli smartphone. Purtroppo non sono stati annunciati ulteriori dettagli su questa collaborazione.
L’espansione di Palworld e la causa di Nintendo e The Pokémon Company
La versione per mobile rappresenta un altro tassello della strategia di PocketPair per espandere il franchise di Palworld. Già pochi mesi fa lo studio aveva fondato Palworld Entertainment assieme a Sony Music e Aniplex per rendere la sua creatura un’opera multimediale, e di recente ha pure preso in considerazione di cambiare il modello del gioco da buy-to-play a live-service, scegliendo di mantenerlo com’è adesso.
La denuncia fatta da Nintendo e The Pokémon Company non ha per niente fermato lo studio con sede a Tokyo, ma bisogna vedere come andranno le cose in futuro. Infatti gli analisti sostengono che Nintendo non si muove mai se non è certa di avere la vittoria tra le mani, quindi se davvero Nintendo dovesse vincere la causa, chissà quale sarà il destino di PocketPair. Non aiuta poi il fatto che alcuni designer abbiano rivelato che i boss dello studio gli avessero chiesto di rendere i pal molto simili ai Pokémon.