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Tossicità nelle community gaming: il 65% delle ragazze viene bullizzato online

La tossicità nelle community dei videogiochi è purtroppo qualcosa di comune, e a farne le spese maggiormente sono le videogiocatrici. Stando a diversi studi, circa il 65% delle ragazze che giocano ai videogiochi online sono vittime di bullismo che in taluni casi sfocia in minacce di stupri e morte. Si tratta di una percentuale altissima, e che sicuramente non può non lasciare di sasso.

La tossicità nei confronti delle videogiocatrici

Questa percentuale è stata riportata dall’agenzia di ricerca globale Bryter Global, che ogni anno tiene dei sondaggi sull’esperienza videoludica delle persone del gentil sesso. Queste non ricevono soltanto gravi minacce di morte e stupri, ma persino insulti continui, violenze sessuali e messaggi con contenuti altamente inappropriati. Questo avviene con giochi di diverso genere, dagli sparatutto come Call of Duty ai MOBA tipo League of Legends.

Non stupisce quindi che il 19% delle intervistate abbia dichiarato di aver avuto problemi di salute mentale a seguito ddrel bullismo subito. Le vittime non sono soltante persone comuni ma anche streamer e sviluppatrici. uno dei casi più gravi di odio contro le donne è lo scandalo GamerGate, dove le sviluppatrici Zow Quinn e Brianna Wu hanno ricevuto numerose minacce, tanto che la loro vita era diventata un vero inferno.

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La giornalista Mickey Carroll di Sky News ha rivelato di essere stata lei stessa vittima di bullismo da parte di giocatori maschi su un server Discord dove aveva la sua foto come immagine del profilo, ha ricevuto insulti disgustosi nei messaggi privati.

Tutta questa tossicità ha fatto sì che molte ragazze hanno paura di giocare online con altri, e le intervistate da Sky News credono che non ci siano provvedimenti adatti a gestire queste situazioni. In questo modo moltissimi crimini online non vengono segnalati, e una su cinque donne che trovano il coraggio di denunciare ha paura di venire rintracciata dai colpevoli.

Negli ultimi due anni le segnalazioni di bullismo e molestie online sono diminuite del 7%, ma non è chiaro se sia perché molte ragazze non si fanno avanti o perché queste molestie siano effettivamente diminuite. Di certo non è belo sentire dei giocatori maschi dire che non accettano la presenza di giocatrici femminili, e si spera che l’industria faccia passi in avanti per evitare che episodi simili continuino a esserci.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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