Sono passate soltanto poche ore, ma gli appassionati di tecnologia e soprattutto del mondo Apple sono entusiasti della nuova funzionalità che verrà introdotta all’interno di Safari con il nuovo aggiornamento del sistema operativo. Nello specifico, recentemente l’azienda ha lanciato la quinta beta di iOS 18 e di macOS Sequoia, dove sono presenti poche, ma notevoli novità per il pubblico, una in particolare riguarda la possibilità di “nascondere” gli annunci pubblicitari e gli elementi di disturbo di una pagina web.
Tale funzione è chiamata “Distraction Control“, in italiano viene tradotta come “Nascondi Distrazioni“, e viene introdotta al fine di migliorare l’esperienza di navigazione su iPhone e Mac, offrendo agli utenti la possibilità di eliminare elementi distrattivi come banner, video e pop-up con un semplice comando. A differenza di un tradizionale ad-blocker, “Nascondi distrazioni” richiede l’attivazione manuale da parte dell’utente, il quale deve selezionarla dal menù “Pagina” della barra indirizzi di Safari.
Così facendo, il sito che si sta visitando in quel momento sarà soggetto a una scansione da parte del browser e, premendo il tasto “Nascondi” che comparirà su una delle pubblicità, la funzionalità farà sparire la pubblicità con un effetto dissolvenza, facendovi sentire un po’ Thanos nell’eliminare gli elementi di disturbo. Un esempio è presente sul canale MacRumors, dove viene mostrata la funzionalità all’opera e spiegato meglio il suo funzionamento (il segmento comincia a 0.42 secondi).
Personalizzazione si, ma non è un ad-blocker di Safari
Viene ben specificato che la funzionalità non agisce come un blocco totale alle pubblicità. Infatti, se la pubblicità viene aggiornata, essa comparirà nuovamente sullo schermo, anche se ci sarà nuovamente la possibilità di nasconderla. Il browser di Safari, tuttavia, terrà conto delle preferenze dell’utente su ogni sito, ma va specificato che esse non sono sincronizzate su iCloud, quindi vanno impostate manualmente su ogni dispositivo e su specifici siti.
Se un utente desidera ripristinare gli elementi nascosti, può farlo facilmente selezionando l’opzione “Mostra oggetti nascosti” dallo stesso menù, dando in mano all’utente uno strumento potente per gestire in autonomia i contenuti web e migliorare l’esperienza di navigazione, rendendola più fluida e piacevole. Inoltre l’effetto grafico aggiunto, lo rende molto iconico, offrendo una sensazione particolare all’utente nel “distruggere” banner, ad, richieste di accettazione cookie e quant’altro. Consentire agli utenti di gestire facilmente quali contenuti vedono potrebbe, inoltre, migliorare la trasparenza e il controllo sui dati personali, contribuendo a una maggiore conformità con le normative sulla privacy.
Va sottolineato, comunque, che anche se questa funzionalità non blocca automaticamente gli annunci come un ad-blocker, potrebbe comunque ridurre il numero di visualizzazioni e click sugli annunci pubblicitari. I publisher e gli inserzionisti potrebbero vedere un calo dei ricavi, specialmente se molti utenti di Safari iniziano a utilizzare regolarmente questa funzione. Questo potrebbe costringerli a esplorare modelli di business alternativi, come abbonamenti, contenuti a pagamento, o sponsorizzazioni dirette, per compensare eventuali perdite di ricavi pubblicitari.
In un mondo ideale, la necessità di mantenere l’interesse degli utenti potrebbe spingere le aziende a investire in contenuti più coinvolgenti e pertinenti, piuttosto che fare affidamento su tattiche di marketing intrusive, così come i web designer potrebbero essere incoraggiati a creare siti più puliti e meno dipendenti da pop-up e annunci invasivi. L’industria pubblicitaria potrebbe reagire cercando modi per adattarsi a queste nuove dinamiche, sviluppando annunci meno invadenti o utilizzando tecniche che si integrano meglio con il contenuto del sito senza essere percepiti come distrattivi.
