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Alfa Romeo invita la politica a concentrarsi sul come salvare l’industria automobilistica

Il cambio di nome della nuova Alfa Romeo da Milano a Junior ha fatto molto discutere. L’azienda automobilistica si è trovata costretta a cambiare nome alla macchina dopo le numerose polemiche del ministro Urso sul fatto che una macchina chiamata Milano non potesse essere prodotta in Polonia e che il nome potesse violare la legge dell’italian sounding (anche se così non era).

La controversia è stata al centro di diversi sketch satirici – come ad esempio quello nella copertina di Luca e Paolo nella puntata di Di Martedì del 16 aprile – e a giorni di stanza dal cambio nome il CEO di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato ha spiegato tutta la situazione in una intervista concessa ad Autocar. Il CEO ha rivelato che la scelta è stata fatta perché si voleva evitare che l’azienda finisse coinvolta in una disputa politica.

Imparato ha poi sottolineato come il nome Milano fosse noto già da tempo così come da diversi anni si sapeva che la macchina sarebbe stata prodotta in Polonia. Per poter offrire una vettura di segmento B; Alfa Romeo non poteva prendere scelta diversa, vista la mancanza di una produzione locale. Qui in Italia saranno prodotte le eredi di Giulia e Stelvio, e diventerà l’unico paese europeo in cui si potranno produrre macchine sulle piattaforme SLTA Medium e STLA Large.

Alfa Romeo

Alfa Romeo e la minaccia delle auto cinesi

Durante l’intervista, il CEO ha esortato i politici europei a concentrarsi sulla protezione dei 12 milioni di lavoratori che operano nel’industria automobilistica, piuttosto che concentrarsi su questioni come il nome delle macchine: “Ogni volta che un concorrente raggiunge l’1% della quota di mercato, c’è un punto interrogativo su una fabbrica; 10 punti di quota di mercato, 10 stabilimenti. Quindi posso cambiare il nome di Milano, ma un punto di quota di mercato significa una fabbrica. Questo è molto preoccupante, perché in questa fabbrica ci sono persone e fornitori. L’impatto potrebbe essere enorme“.

Per lui il vero rischio per l’industria automobilistica arriva dalla Cina e dalle sue aziende automobilistiche che importano le loro auto. Ci sono anche diversi concorrenti che per salvarsi quando vanno in perdita si trovano costretti a produrre in Cina, dove vanno a spendere 405 in meno per la produzione, quindi l’Europa dovrebbe essere più irremovibile sul costo di produzione di un’auto.

Alfa Romeo 33 Stradale

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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