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AGCOM e Pirateria: Capitanio conferma un accordo tra Procura e Guardia di Finanza per indagini più libere

Sono ore caldissime nella lotta contro la pirateria, considerando come il Governo italiano abbia dato una spinta decisiva per quanto riguarda le pesanti sanzioni per chi utilizza mezzi illegali di streaming. L’AGCOM ha infatti cominciato a diramare le prime multe che vanno dai 150 ai 5.000 euro per coloro ai quali è stata confermata la visione scorretta di determinati contenuti, soprattutto quelli sportivi sui quali sta ancora trovando la giusta dimensione il Piracy Shield.

La notizia ha scosso una buona parte della popolazione italiana, nonostante molti siano convinti del fatto che l’AGCOM abbia fatto soltanto terrore psicologico, cercando di spaventare i malfattori e dissuaderli dal continuare a visionare certi programmi illegalmente. Questa ipotesi era rafforzata dalla necessità, da parte della Guardia di Finanza, di chiedere l’autorizzazione alla magistratura per iniziare le indagini per ogni singola persona, proseguendo poi con un’analisi dei dati raccolti e ottenere un riscontro finale preciso.

Ma a quanto pare, questo non è soltanto un modo di spaventare gli utenti cosiddetti “occasionali” e coloro più suscettibili che piratano contenuti con regolarità, ma una vera e propria azione legittima nelle sue fasi iniziali, anticipata di diversi mesi rispetto alla tabella di marcia diffusa dall’AGCOM, dopo l’approvazione della legge sulla pirateria dello scorso luglio 2023. A rafforzare la questione, ci hanno pensato anche le parole del Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio.

Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, contro la pirateria

L’AGCOM comunica la rimozione dei limiti della GdF

La necessità di richiedere queste autorizzazioni ogni volta è sicuramente un fattore che non solo diminuisce l’impatto delle sanzioni, ma rallenta fortemente tutte le operazioni. Ma la cosa non è stata ignorata a lungo, in quanto il Commissario AGCOM ha appena diffuso una comunicazione dove conferma l’arrivo di un accordo firmato tra la Guardia di Finanza e la Procura di Roma nella forma di un protocollo di intervento che garantisce la libertà di indagare su tutti i dati posseduti, senza dover essere limitati dalla richiesta di autorizzazioni sulle persone sospettate e favorendo la diffusione comoda delle multe. Di seguito ecco le parole del Commissario Capitanio:

Ricordare che la legge 93/2023 prevede multe fino a 5000 euro non è terrorismo psicologico ma condivisione di una informazione utile. Far presente che le organizzazioni criminali che gestiscono i contenuti piratati possono rubare i dati degli utenti è quasi un consiglio da amico. Constatare che motori di ricerca, store digitali e piattaforme di shopping agevolano (anche inconsapevolmente) i contatti tra utenti e contenuti illegali non è mettersi contro Vlops e Vloses, ma sollecitare maggior collaborazione come tra l’altro prevedono molte policies interne.

Nota per quelli che “so tutto io, le multe non le faranno mai”: ieri è stato rivelato l’accordo tra Finanza e Procura di Roma per favorire l’identificazione degli utenti. Ogni anno la pirateria ruba ai giovani italiani circa 10.000 posti di lavoro. Questo è uno dei motivi del mio impegno, il resto sono chiacchiere. I prezzi degli abbonamenti sono troppo alti? Sgombro gli equivoci. La penso così, ma non è una mia competenza. La soluzione non è certo rubare. E forse i prezzi sono così alti anche a causa dei parassiti che vivono alle spalle di chi paga regolarmente i contratti

C’è comunque da considerare la difficoltà, da parte loro, di identificare l’utente “piccolo”, ovvero quello che sfrutta determinati siti o è abbonato al pezzotto, in quanto più che gli IP e i pagamenti regolari, non c’è molto altro da seguire per risalire al loro. L’AGCOM sicuramente sta agendo per fermare le grosse infrastrutture illegali, ma senza una mossa che obblighi tutti i provider a fornire i dati utente legati a un certo IP, è improbabile che si risalga con tanta facilità a ogni singolo malfattore. Non per questo va calcata la mano, in quanto le cose potrebbero cambiare e i dati potrebbero essere molti più di quelli che pensiamo.

AGCOM e la rete fissa

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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